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10 Settembre 2020 - 17:38
NAPOLI. Notte dopo notte è sempre più alta tensione tra i vicoli del centro storico di Napoli. Un nuovo raid armato con spari in aria a scopo intimidatorio è stato consumato la notte scorsa in vico Campanile a Sant’Apostoli, nel cuore del quartiere San Lorenzo.
La polizia, avvertita da alcuni residenti, è intervenuta e ha trovato e sequestrato sul selciato quattro bossoli e una cartuccia calibro 9x21.
Il vicolo in questione versa da tempo in uno stato di totale abbandono e nella palazzina davanti alla quale sono stati esplosi i colpi non abita nessuno.
L’allarme è scattato poco dopo le quattro, dunque mentre la città era ancora avvolta dalle tenebre. È a quell’ora che le forze dell’ordine hanno ricevuto le prime richieste di aiuto per sospetti colpi d’arma da fuoco.
Le segnalazioni si sono purtroppo rivelate corrette. Sulla scena, all’altezza del civico 16, gli uomini del commissariato Vicaria-Mercato hanno infatti repertato ben quattro ogive. A questo punto resta però da interpretare il messaggio che i misteriosi pistoleri volevano inviare.
Esclusa la pista della “bravata”, gli investigatori starebbero propendendo per l’ipotesi della classica stesa di camorra.
La strada in cui è avvenuto il raid, non distante dalla sempre calda via Settembrini, è da tempo oggetto di una feroce contesa tra i clan Mazzarella e Giuliano-Sibillo.
La polizia non esclude dunque che la stesa sia maturata proprio all’interno di questo contesto. Archiviata la breve tregua di Ferragosto, le pistole della camorra erano già tornate a infiammare le notti del centro storico di Napoli il 4 settembre.
L’inquietante raid è avvenuto in vico Mattonelle, a due passi da via Carbonara e non distante dalla zona dell’ultima sparatoria.
A finire nel mirino del commando era stata la palazzina che sorge al civico 48: la vetrata del portone di ingresso è stata infatti letteralmente disintegrata con tre colpi di pistola. Altri sarebbero stati invece esplosi in aria, senza centrare un obiettivo preciso.
L’allarme è scattato all’1,30 della notte a cavallo tra giovedì e venerdì: è intorno a quell’ora che i numeri di pronto intervento della polizia di Stato hanno ricevuto le prime richieste di aiuto. Alcuni residenti hanno infatti riferito di aver sentito esplodere colpi di arma da fuoco in strada e di essere a dir poco terrorizzati.
Raccolta la segnalazione, sul posto si sono dunque precipitati gli uomini dell’Upg e del commissariato Vicaria-Mercato.
Eseguiti i primi accertamenti tecnici di routine, sulla scena del crimine sono stati dunque individuati tre bossoli calibro 9x21.
Gli investigatori non escludono però che i colpi esplosi possano essere stati in realtà molti di più.
A parte la vetrata del portone di ingresso dell’edificio al civico 48, non sono stati per fortuna registrati altri danni a cose e neppure feriti: vista la tarda ora, infatti, in strada non c’era praticamente anima viva. D
i testimoni, neanche a dirlo, neppure l’ombra. Un copione che purtroppo si è ripetuto anche la notte scorsa.
Nonostante alcuni residenti abbiano subito avvertito le forze dell’ordine, nessuno è stato poi in grado di fornire ulteriori informazioni. La zona del raid non sarebbe tra l’altro coperta da impianti di videoorveglianza.
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