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Giuramento di Ippocrate per 332 medici e 59 odontoiatri

Giuramento di Ippocrate per 332 medici e 59 odontoiatri

De Luca: «Voglio solo giovani medici, ad esempio all'Ospedale del Mare»

NAPOLI. Sono 332 i medici e 59 gli odontoiatri che martedì 10 maggio si ritroveranno al Teatro Mediterraneo della Mostra d'Oltremare di Napoli per prestare il Giuramento di IPPOCRATE. Un momento che i giovani medici non dimenticheranno negli anni a venire, nel quale verranno celebrati anche quanti sono arrivati al traguardo dei 60 anni di attività. «Molti medici - ricorda Silvestro Scotti, presidente dell'Ordine di Napoli - lavorano ogni giorno tra mille difficoltà e spesso, purtroppo, anche con il rischio di essere aggrediti. Noi continueremo a fare di tutto per aiutare con azioni concrete i colleghi, ma anche per far sentire la nostra presenza e rafforzare l'orgoglio di appartenere alla classe medica». Il giuramento di IPPOCRATE per nuove leve, e l'assegnazione della pergamena ai colleghi più navigati, aggiunge Scotti, «sono per tutti noi l'occasione di ricordare i motivi più alti che ci hanno spinto a scegliere questa professione e, simbolicamente, per alcuni rappresentano un passaggio del testimone». Alla cerimonia il governatore Vincenzo De Luca, il sindaco Luigi De Magistris, il presidente della V commissione sanità Raffaele Topo e uno dei medici napoletani più famosi al mondo, Andrea Ballabio: fondatore e direttore dell'Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) a Napoli e vincitore del Premio Louis-Jeantet per la Medicina 2016. 

De Luca ha fatto appello a «rigore e concretezza». Nonostante il commissariamento, ha detto: «La sanità campana ha perso in questi anni 15mila unità ma quest'anno potremo tornare ad assumere oltre mille medici. Il cambiamento è in atto, si parte dai giovani. Voglio solo giovani medici, ad esempio, all'Ospedale del Mare. Avvieremo un ricambio generazionale dando valore alla scuola napoletana, senza chiudere nessun ospedale ma lavorando sulla medicina sui territori, tra ambulatori e presidi ospedalieri, per svuotare i pronto soccorso». Un richiamo forte è arrivato anche dal sindaco de Magistris. «Quella medica - ha detto - è una missione di vita. I nostri medici la svolgono da sempre con umanità, passione, cuore e nessuna distinzione». 

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