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Sequestrate strutture esterne di “Zi' Teresa" e “La Bersagliera"

Sequestrate strutture esterne di “Zi' Teresa" e “La Bersagliera"

Ufficiali della Guardia Costiera di Napoli e agenti dell'Unità operativa Tutela edilizia della Polizia municipale di Napoli hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip di Napolio su richiesta della Procura partenopea, avente ad oggetto le due strutture esterne antistanti i ristoranti “Zi Teresa" e “La Bersagliera" del Borgo Marinari di Napoli.

Il procedimento è iscritto nei riguardi dei proprietari o gestori dei due ristoranti e i reati per i quali si procede sono occupazione non autorizzata del demanio marittimo, invasione di terreni pubblici e lesione colposa.

Le indagini sono scattate a seguito della querela presentata da una persona che, il 20 ottobre 2019, è caduta in mare nello specchio acqueo antistante la banchina dove insiste la struttura esterna del ristorante “Zi Teresa", episodio a seguito del quale ha riportato lesioni alla testa ritenute guaribili in più di 30 giorni.

Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Quinta sezione della Procura di Napoli, mediante i due manufatti sequestrati, in violazione di quanto prescritto dalle concessioni demaniali marittime, si sarebbe realizzata l'occupazione illegittima di un'area demaniale marittima, antistante la banchina del Borgo Marinari, in eccedenza rispetto al consentito per un'area pari a 30 mq per il ristorante "Zi Teresa" e a 15 mq per il ristorante "La Bersagliera".

Il sequestro preventivo delle tensostrutture dei due ristoranti, fissate stabilmente al suolo e quindi «tali da non potersi considerare quali opere di carattere temporaneo o stagionale», si è reso necessario, spiega il procuratore aggiunto Sergio Amato in una nota, «al fine di evitare la reiterazione dei reati per cui si procede e l'aggravamento delle conseguenze degli stessi, identificabili in particolare nell'impedimento della libera fruibilità dell'area pubblica demaniale illecitamente occupata in eccedenza, nonché nel pericolo per l'incolumità pubblica dei pedoni che transitano in quel luogo».

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