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04 Ottobre 2020 - 11:41
A quanto apprende l'Adnkronos, nel decreto Sicurezza che domani sera sarà all’esame del Consiglio dei ministri, ci sarà anche una apposita norma 'anti-risse'. Il provvedimento, preparato dai ministri della Giustizia Alfonso Bonafede e dell’Interno Luciana Lamorgese, è finalizzato a prevenire il verificarsi di episodi di violenza nei luoghi della movida. In particolare, viene prevista una misura di prevenzione consistente nel divieto di accesso ai locali di intrattenimento e ai pubblici esercizi. In pratica, per chi si è già distinto per episodi di violenza negli ultimi tre anni, si arriverà a una sorta di 'Daspo'. La misura prevede, nei confronti delle persone denunciate negli ultimi tre anni per reati commessi in occasione di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi, in locali di pubblico intrattenimento o nelle immediate vicinanze, qualora dalla condotta possa derivare un pericolo per la sicurezza, la possibilità per il questore di disporre il divieto di accesso a pubblici esercizi o locali di pubblico intrattenimento specificamente individuati. Il questore può inoltre disporre, per motivi di sicurezza, la misura anche nei confronti dei soggetti condannati anche con sentenza non definitiva per i medesimi reati. Il questore può disporre dunque il divieto di accesso ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico intrattenimento presenti nel territorio dell’intera provincia nei confronti delle persone che, per reati di cui sopra, sono state poste in stato di arresto o di fermo convalidato dall’autorità giudiziari oppure condannate, anche con sentenza non definitiva. Per i violenti che violano il Daspo, la reclusione massima prevista sale da un anno - com’è attualmente - a due anni. È prevista in aggiunta una multa da 8.000 a 20.000 euro.
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