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05 Ottobre 2020 - 15:59
«Sono decisioni antidemocratiche, se c'è una pandemia economica e sociale bisognerebbe coinvolgere i territori, i sindaci, le categorie professionali». Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto a Rainews24, chiamato a commentare l'ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sulla chiusura anticipata di bar e ristoranti.
«Raccolgo le lacrime di chi muore per colpa di ordinanze che non colgono nel segno - ha spiegato de Magistris - chiudere i ristoranti alle 23 non c'entra con la movida, l'aumento dei contagi non deriva da comportamenti all'aperto. Ci sono ben altri contesti, quest'estate è stato dato il via libera a tutti. Io sono preoccupato perché dopo tanti mesi non sono stati fatti passi in avanti sulla tutela sanitaria dei cittadini napoletani e campani. Si scarica sempre sul ragazzo fuori scuola, sul pizzaiolo, sul ristoratore, invece è drammaticamente vero che dobbiamo arrivare a queste misure senza che sul piano sanitario sia stato fatto nulla».
De Magistris ha ribadito che «De Luca ha il diritto di fare ordinanze, ma anche dei doveri. Lui nasconde i dati, non ci vengono dati i numeri. Dopo otto mesi di emergenza, oltre a vedere le persone piangere, distrutte e senza lavoro, abbiamo il diritto di sapere se la sanità ha fatto passi in avanti».
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