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18 Maggio 2016 - 12:21
Alessandro Brunitto stanato in una casa abbandonata a Lusciano. Dal covo dellatitante ordini con i pizzini
MARANO. Era "alla macchia" da 3 anni e le sue ricerche erano state estese a livello internazionale, ma i carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli l'hanno catturato a Lusciano, al confine fra le province di Napoli e Caserta. Alessandro Brunitto, ritenuto un elemento di spicco del clan Polverino e ricercato dal Giugno 2013, è stato catturato in una casa abbandonata che era stata addirittura provvista di un sistema abusivo di videosorveglianza. Il 51enne, cognato di Giuseppe Simeoli, l'attuale referente del clan, era sfuggito all'esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare chiesta dalla Dda di Napoli per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e per spaccio di droga aggravate dal metodo mafioso.
Nel covo è stata rinvenuto e sequestrato anche un pizzino che stava scrivendo a una delle sue sorelle per darle indicazioni chiare e particolareggiate per raggiungerlo, con tanto di spiegazione delle accortezze da adottare per sviare o vanificare eventuali pedinamenti delle forze dell'ordine. Negli ultimi giorni Brunitto, particolarmente esigente per il cibo, chiedeva con insistenza a una delle sorelle di portargli o fargli portare dei piatti ricercati.
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