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Clan Contini, è alta tensione: al comando c’è un nuovo ras

Clan Contini, è alta tensione: al comando c’è un nuovo ras

NAPOLI. Da poco tornato a piede libero, avrebbe subito approfittato del vuoto di potere creatosi ai piani alti del clan Contini per organizzare una propria paranza e mettere sotto scacco le attività commerciali dell’intero quartiere. Gaetano Girgenti, alias “Core ’e fierr”, è l’uomo “nuovo” della temibile cosca egemone tra l’Arenaccia e la Ferrovia. Ed è proprio in questa seconda zona, tra i vicoli del Vasto, che il presunto reggente si starebbe facendo largo a suon di minacce e tangenti estorsive. Il suo nome, non a caso, viene riportato con insistenza all’interno dell’ordinanza di custodia cautelare che pochi giorni fa ha portato all’arresto di Francesco Laezza e Salvatore, accusati di aver provato a imporre il pizzo al titolare dell’ormai ex pizzeria “’o Curniciello”.

CLAN IN FERMENTO. A questo punto è però doverosa una precisazione: Girgenti, che pure ha alle spalle un curriculum criminale di notevole spessore, non risulta al momento indagato per la vicenda del racket ai danni del locale di calata Ponte di Casanova. Ma di lui, rispondendo agli interrogativi dei detective della Squadra mobile e del commissariato di zona, ha parlato in più occasioni la vittima del taglieggiamento consumatosi l’estate scorsa, l’imprenditore Vincenzo Fiore. Quest’ultimo, interrogato il 29 agosto scorso, aveva infatti riferito che «Francesco Laezza, nell’avanzare la richiesta estorsiva, aveva detto di agire a nome e per conto di Gaetano “Core ’e fierr”, che egli stesso conosceva come esponente del clan Contini». Sul punto gli investigatori non sembrano avere dubbi: dietro quell’alias si celerebbe «il noto pregiudicato Gaetano Girgenti». Fiore, pur precisando di non conoscerlo di persona, «aveva sentito dire nel quartiere che il predetto, uscito da poco dal carcere, era stato nuova mente indicato come il referente del clan Contini al Vasto». L’imprenditore aveva poi aggiunto «di aver raccolto varie indiscrezioni nel quartiere, secondo cui il pregiudicato da tutti conosciuto come “Core ’e fierr” sarebbe l’autore di numerose richieste estorsive effettuate ai danni delle bancarelle del mercato rionale di via Ferrara». Un quadro indiziario dalle tinte quantomai fosche, ma ancora in attesa di ulteriori riscontri. I fari della Procura sono puntati.

RACKET A TAPPETO. L’ipotesi alla quale investigatori e inquirenti stanno adesso lavorando è che Girgenti, complici le ultime retate che hanno colpito il clan Contini, su tutte quella mastodontica del giugno 2019, sia riuscito a ritagliarsi un spazio di potere tutto proprio all’interno della cosca capofila dell’Alleanza di Secondigliano. Sulla sua pregressa caratura criminale, ferma restando la presunzione di innocenza fino a prova contraria, sembrano esserci del resto pochi dubbi. Non a caso di lui hanno già parlato alcuni importanti collaboratori di giustizia. In merito a Girgenti, nel gennario 2009, Raffaele Garofalo affermava: «Di lui ho parlato a proposito dei carichi di droga per il clan Giuliano». Il presunto ras, 67 anni da compiere il prossimo novembre, dopo il recente ritorno a piede libero potrebbe dunque aver deciso di cambiare business, tentando la scalata a una delle cosche più potenti di Napoli.

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