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Villa Ebe, riqualificazione dopo ok a piano alienazioni immobiliari

Villa Ebe, riqualificazione dopo ok a piano alienazioni immobiliari

Con il nuovo Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari  (Pavi), che il Consiglio sarà chiamato ad approvare insieme al  Bilancio di previsione 2020/2022, arriva a conclusione il caso di  Villa Ebe (o Castello di Lamont Young), immobile di grande pregio che  nel 2019 era stato inserito nel piano delle vendite immobiliari e che  ora ne è stato escluso. Intervenuto alla riunione della commissione  Politiche urbane, presieduta da Mario Coppeto, l’assessore Carmine  Piscopo si è detto fiducioso che subito dopo l’approvazione del  Consiglio possa riprendere il processo per la riqualificazione del  bene in un contesto, quello di Pizzofalcone, al quale  l’Amministrazione sta dedicando grande attenzione.

Come era stato comunicato in Consiglio comunale lo scorso 22 giugno,  Villa Ebe non sarà venduta perché esclusa dal Piano delle Alienazioni  e Valorizzazione degli Immobili Comunali (Pavi) del 2020. Inserita con  altri “gioielli di famiglia” nel piano delle dismissioni del 2019, ha  spiegato il presidente della commissione Mario Coppeto, Villa Ebe non  sarà venduta; un risultato importante raggiunto con l’impegno  condiviso delle commissioni consiliari Cultura e Politiche Urbane, dei  competenti assessorati alle Politiche urbane e al Patrimonio e dei  comitati cittadini che si erano mobilitati per scongiurare questa  prospettiva. Non così è stato per un altro immobile storico, l’ex  Mercato Ittico di Viale degli Abruzzi, una struttura di pregio, anche  questa, sulla quale le commissioni avevano più volte sollecitato  l’esclusione dal Pavi. Dei motivi se ne discuterà in Consiglio, ha  annunciato Coppeto.

L’esclusione di Villa Ebe dal piano delle vendite consentirà di  completare l’adeguamento della progettazione esecutiva alle nuove  norme, ha comunicato l’assessore Piscopo. Il progetto di  riqualificazione, risalente al 2006, fu elaborato da un team di  progettisti guidati dal professor Benedetto Gravagnuolo, che aveva  individuato per la Villa una destinazione in ambito culturale e  turistico. Adeguata la progettazione esecutiva, si potrà chiedere alla  Regione – che finora ha finanziato il solo adeguamento progettuale –  di finanziare i lavori di recupero e riqualificazione.

In risposta alle perplessità espresse dal consigliere Vincenzo Moretto  (Misto – Lega Napoli Salvini) sulla possibilità di realizzare la  riqualificazione del Castello di Lamont Young senza che si ripetano  gli errori del passato, l’assessore Piscopo si è detto fiducioso nella  sensibilità comune con altre istituzioni sulla valorizzazione storica  e culturale di un bene che, tra l’altro, si trova in un’area di grande  pregio, la collina di Pizzofalcone. In quest’area, ha concluso  Piscopo, si è molto investito e si sta lavorando con grande impegno al  consolidamento del costone; sono arrivati ormai a gara i lavori per il  restauro della facciata della Galleria Vittoria e sono a buon punto  quelli per la realizzazione dell’ascensore tra la collina e Via Santa  Lucia e per la riqualificazione del Belvedere del Monte Echia.

 

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