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05 Novembre 2020 - 19:08
NAPOLI. La Villa Comunale continua ad essere al centro di mille polemiche. Aiuole, piante e alberi trascurati, blocchi di cemento abbandonati e la poca cura dei viali, sono solo alcuni dei punti deboli all’interno del più antico giardino di Napoli, ed a cui ora si aggiunge anche il problema della scelta di collocazione delle nuove grate. Ma andiamo con ordine. Da anni il cantiere Ansaldo ha intrapreso dei lavori che riguardano la Linea 6 metropolitana, aperta nel 2007 e che collega Fuorigrotta a Mergellina. Nel progetto era prevista anche la realizzazione di grate per l’aerazione della citata linea metropolitana. Il problema è che queste grate sembrano state posizionate a mo’ di rattoppo nel cuore del viale della Villa Comunale: non allineate, con misure diverse e senza un apparente gusto per l’occhio. Immediate le proteste dei cittadini e dei residenti della zona che sono fioccate sul web.
Sul gruppo Facebook “Salviamo la Villa Comunale” i membri preannunciano un esposto alla Soprintendenza, ribadendo che: «sono anni che lottiamo per la tutela della Villa Comunale. Sembra che nessuno ci ascolti. Ma chi dovrebbe controllare tutto ciò e porre rimedio?». Da sottolineare che il parco storico della città è tutelato in toto dalla Soprintendenza. Ma il dissenso per il disagio creato dalle grate si estende anche alla Linea 6, apostrofata dai cittadini come «una sciagura dall’alto costo e che ha creato solo danni su danni alla città». Tra i contestatori spicca anche il nome dell’architetta Antonella Pane che già in passato aveva denunciato casi analoghi lottando per la salvaguardia del luogo. E se le proteste durano da anni è anche vero che proprio lo scorso settembre queste avevano trovato una coesione da parte delle associazioni civiche cittadine: «Parchi, giardini e aiuole di Napoli sono abbandonate al degrado. Dalla Villa Comunale al Virgiliano il verde in città è in condizioni disastrose. Chiediamo le dimissioni dell'assessore al verde Luigi Felaco».
In quel caso la richiesta di dimissioni fu sottoscritta da 200 cittadini napoletani e 20 associazioni e comitati. Francesco de Giovanni, Presidente della I Municipalità di Napoli ritiene infatti che «nel progetto iniziale si sapeva che le grate sarebbero state posizionate lì e si poteva intervenire prima. La posizione stona perché quella è l’unica parte di villa riqualificata e “conservata” meglio. Approfitto per dire che questo problema è importante ma non è il solo: la Villa Comunale soffre di disagi da almeno un decennio. Bisogna ridare a questo luogo un nuovo appeal lavorando sul verde, sulla manutenzione, sull’arredo e sull’illuminazione: di sera restano accese solo il 10% circa di lampioni. Servono controlli ma soprattutto soldi. E rispetto per il luogo».
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