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Coronavirus: 4 morti in 24 ore nel pronto soccorso di Castellammare di Stabia. Cirillo: «Ospedale allo stremo, subito zona rossa»

Coronavirus: 4 morti in 24 ore nel pronto soccorso di Castellammare di Stabia. Cirillo: «Ospedale allo stremo, subito zona rossa»

CASTELLAMMARE. Quattro decessi legati al coronavirus nel giro di 24 ore si sono registrati nell'ospedale "San Leonardo" di Castellammare di Stabia. I decessi, si apprende dalla Asl Napoli 3 Sud, sono avvenuti all'interno del pronto soccorso, dove i pazienti sono stati assistiti regolarmente. I primi due decessi si sono registrati nella giornata di ieri, gli altri due durante la notte appena trascorsa. Il pronto soccorso dell'ospedale di Castellammare di Stabia, con il momentaneo stop di Vico Equense e Gragnano e con la conversione di Boscotrecase in Covid Hospital, è l'unico in grado di servire la popolosa area vesuviana. Al momento la situazione nel pronto soccorso stabiese viene definita "sotto controllo": sono in via di attivazione ulteriori trenta posti letto di degenza destinati a pazienti Covid negli spazi allestiti a supporto delle attività del pronto soccorso.

«I due anziani deceduti - dicono dall'Asl Napoli 3 Sud - erano ricoverati e non esterni al Pronto soccorso, provenienti dalla provincia e regolarmente assistiti». Erano in attessa di ricovero. «Ormai - sottolineano - la situazione è questa da giorni, abbiamo ammalati su barelle, sulle sedie, su strapuntini, ovunque si possano tenere in osservazione per somministrare loro cure e non rispedirli a casa»

Lancia un appello il consigliere regionale Luigi Cirillo (M5S). «Castellammare e il suo ospedale, che rappresenta un riferimento fondamentale per tutta la fascia costiera-sorrentina, le aree collinari e quelle interne del territorio stabiese e per una parte della provincia salernitana, sono una bomba a orologeria. Di fronte a tragedie di cui si è perso il conto la vita dei cittadini non può più essere legata a un algoritmo. Abbiamo il dovere di mettere in campo ogni misura possibile per fermare una strage annunciata e tutelare chi, con grande sacrificio, è impegnato ogni giorno a salvare vite umane, mettendo a repentaglio la propria», ha detto il consigliere. «Un malato di Covid con polmonite bilaterale, riverso per un giorno intero sul sedile della sua auto in sosta nel parcheggio del San Leonardo, assistito solo dopo che la denuncia della moglie diventa virale sui social. Segnalazioni di persone contagiate e in condizioni disperate, decedute dopo ore di fila per l'accesso allo stesso nosocomio. Tragedie che si consumano ogni giorno sotto gli occhi di medici, infermieri e operatori sanitari, professionisti straordinari in servizio da anni o da tutta una vita al San Leonardo, ma che oggi, nonostante un impegno straordinario, non sono in grado di sostenere una tale mole di lavoro. Storie che non possono essere racchiuse in numeri, cifre e percentuali, ma che da sole dovrebbero essere più che sufficienti per invocare misure da zona rossa per la città di Castellammare, che ha registrato un incredibile impennata della curva dei contagi, e per tutto il territorio della Campania», conclude Cirillo.

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