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Il rione festeggia la pace tra i Calone e i Legnante

Il rione festeggia la pace tra i Calone e i Legnante

Le ipotesi degli investigatori confermate da un carosello di auto e moto a Pianura

NAPOLI. Un carosello di auto e moto che hanno girato per Pianura a sigillo della pace tra i 2 gruppi in auge attualmente a Pianura: i Calone e i Legnante. Così le forze dell’ordine hanno avuto la conferma delle voci che giravano da qualche giorno sull’accordo raggiunto, constatando pure che erano cessate improvvisamente le sparatorie in aria e le “stese”. Nel quartiere infatti si era registrata dalla fine di agosto in poi un’escalation di violenza criminali a colpi di pistola, coinvolgendo anche abitazioni di persone estranee a contesti camorristici ma imparentate con uno dei ras della zona. A Pianura in ballo c’era il controllo delle piazze di spaccio, principale se non unico business del quartiere. Ai contrasti è dovuta anche la sparatoria di via Monet del 25 ottobre scorso, un giallo che è stato chiarito dagli investigatori della polizia dopo qualche giorno. Nel mirino dei pistoleri entrati in azione nella notte tra sabato e domenica non c’era la coppia di incensurati il cui balcone di casa è stato centrato da un proiettile, ma una donna che risiede nello stesso palazzo ed è imparentata Con Maurizio Legnante “’o talebano”, ras del Rione Traiano. Per cui la pista più seguita, al momento ma senza escluderne altre, conduceva ai venti guerra con i Calone di Pianura.

IL RAID. Nella notte del 25 ottobre a entrare in azione sono stati 2 uomini su uno scooter, il cui passeggero ha esploso colpi di pistola verso l’edificio di via Monet preso di mira, ma probabilmente sbagliando mira. Un proiettile calibro 9 ha centrato il balcone di un appartamento abitato da una coppia senza legami con la criminalità organizzata: marito e moglie, che hanno dichiarato di non avere ricevuto minacce di alcun genere e di non avere idee sul movente e gli autori del raid armato. Subito sono stati ritenuti credibili. Il grave episodio è avvenuto in via Monet ed è oggetto di indagini da parte dei poliziotti della squadra giudiziaria del commissariato Pianura (dirigente De Leone, ispettore Lepre) dopo il primo intervento dei colleghi dell’Ufficio prevenzione generale della questura. I rilievi, come sempre succede quando le indagini sono condotte dalla polizia, sono stati compiuti dagli esperti della Scientifica, impegnati fino a notte inoltrata. Quando è buio infatti, non è facile trovare i bossoli dei proiettili. Pianura, come anche il Rione Traiano, dalla fine del lockdown totale è stata di nuovo attraversata da una serie di fibrillazioni che hanno come epicentro il mondo della droga. La stessa pista battuta per risalire a mandanti ed esecutori dell’omicidio, compiuto la sera del 5 settembre scorso, di Marco Di Flora: il 34enne originario di Pianura vittima di un agguato di chiaro stampo camorristico a Pozzuoli mentre tornava a casa in scooter. Il più grave episodio accaduto negli ultimi mesi, che si è aggiunto a “stese” e intimidazioni con cortei in moto di uomini armati nelle zone dei gruppi nemici.

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