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30 Novembre 2020 - 18:48
«Il primo dicembre chiuderà il centro di Soccavo per la cura dei Disturbi alimentari e i pazienti rimarranno senza un luogo di riferimento dove incontrare nutrizionisti e terapeuti. Il centro da luglio stava per attrezzarsi per diventare semiresidenziale ed invece verrà destinato ad altro. Senza avere attrezzato altre strutture territoriali, di fatto le famiglie e i pazienti stessi vengono lasciati soli. Una medicina che acquisisce sempre più un’impronta aziendale facendo diventare la salute un prodotto e non un diritto, perde il carattere "universalistico", tipico di uno stato sociale, che dovrebbe garantire l'assistenza sanitaria a tutti i cittadini ed in modo egualitario. Un altro presidio sanitario pubblico che chiude, ancora una volta i cittadini restano privati di un servizio sanitario fondamentale, siamo vicino alle famiglie e ai pazienti e chiediamo che venga fatto ogni sforzo per scongiurare tale preoccupante evenienza». Lo affermano in una nota congiunta gli assessori comunali Francesca Menna (Salute) e Alessandra Clemente (Giovani).
L'ASL: NESSUNA CHIUSURA IN PROGRAMMA. «Non è in programma alcuna chiusura del Centro di Soccavo per la cura dei Disturbi alimentari, anzi è bene chiarirlo perché notizie contrarie che stanno circolando potrebbero indurre l’utenza in errore». A parlare è Fedele Maurano, direttore Dipartimento di Salute mentale dell’ASL Napoli 1 Centro. Un commento che fa luce su voci che ventilano la possibilità di una chiusura, addirittura imminente, del Centro di via Adriano (Soccavo). L’attività di prevenzione e di cura dei disturbi del comportamento alimentare continueranno dunque ad essere assicurate, non solo grazie all’attività del Centro di via Adriano, ma con il lavoro delle unità operative complesso territoriali di Salute mentale sia dell’età evolutiva che dell’età adulata dell’ASL Napoli 1 Centro.
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