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03 Dicembre 2020 - 14:58
Da oggi,campagna dell’Ascom-Confcommercio di Pompei-Stabia-Penisola sorrentina per promuovere le vendite in città
CASTELLAMMARE-POMPEI-PENISOLA SORRENTINA. È un bacino di 150mila abitanti servito da circa 2mila negozi quello che da ieri si sta mobilitando, in vista di una sperata riapertura alle vendite che si attende nella giornata di domani. Johnny De Meo presidente dell’Ascom Confcommercio stabiese lo auspica, insieme con tutta la categoria, ma principalmente per quei negozianti che finora hanno dovuto osservare più severamente la chiusura dettata dalla “zona rossa”. «Non abbiamo ancora certezze, ma è ovvio che speriamo di aprire il prima possibile. Le aziende non ce la fanno più - riflette il presidente dell’Ascom stabiese- è stata una zona rossa che ha creato disuguaglianze e concorrenza sleale, con il settore sportivo aperto e l’abbigliamento adulti chiuso, il “compro oro” aperto e la gioielleria chiusa, scarpe bambini aperti e chiusi i negozi per gli adulti... Le attività penalizzate erano quelle che normalmente non hanno mai visto la fila davanti ai negozi».
Ora siete pronti per ripartire...
«Lo eravamo già prima, perché ci eravamo adeguati alle regole dettate dal Governo. Non ho mai capito perché io, con due persone per volta nel negozio, diffondo il virus, mentre il tabaccaio, dove si gioca il lotto, no».
Pensate di poter recuperare le vostre pesanti perdite?
«Il mese dicembre ha già totalmente messo in ginocchio tutti i negozianti, e si tratta del mese più importante per il nostro fatturato. Anche le attività aperte non hanno lavorato tantissimo, per una crisi generalizzata e perché molte persone non potevano camminare per strada per fare lo shopping. Al mattino si vedeva in giro tanta gente, ma solo per la spesa minima o fermi davanti ai bar, poi c’è il discorso degli acquisti online...».
A tal proposito, i negozianti del Coordinamento Pompei-Castellammare-Penisola Sorrentina si sono bene organizzati...
«La nostra campagna promozionale, che parte oggi, va in questa direzione: se volete comprare, fatelo sotto casa, oppure sulla piattaforma online dell’Ascom... Anche perché, così, pur dopo le vendite, il cliente è tutelato da un servizio diverso. Potrà riportare indietro l’acquisto se non è soddisfatto o cambiarlo in negozio».
Ci sono altre convenienze?
«Sarà applicato anche uno sconto: ogni negozio ai propri clienti, come è descritto in locandina».
A Castellammare avete aggiunto al tutto anche un forte gesto di solidarietà cittadina.
«Sì, solo su Castellammare, abbiamo deciso che quest’anno i soldi destinati all’illuminazione saranno devoluti in favore delle famiglie bisognose della città. I commercianti che aderiranno all’iniziativa, verseranno 100 euro ciascuno che saranno trasformati in bonus da 25 euro. Questi coupon andranno alle parrocchie, che si incaricheranno di assicurarne uno per famiglia. E queste famiglie possono andare nei negozi dell’elenco che forniremo, per spendere il buono: dall’abbigliamento agli alimentari, dai giocattoli ad altri prodotti. Abbiamo il patrocinio del Comune e a breve contatteremo il Vescovo per concordare il tutto».
Cosa dite a chi su Facebook esprime contrarietà, perché avrebbe preferito avere le luminarie natalizie in città?
«Bisogna pensare ai negozianti che con questa iniziativa mostrano sensibilità, proprio ora che anche noi avremmo bisogno di solidarietà».
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