Tutte le novità
24 Giugno 2016 - 20:21
La sparatoria avvenne a Fuorigrotta il 24 settembre scorso. Il suo complice, Roberto Gerard, condannato a tre anni
Raffaele Rende, l'uomo che il 24 settembre 2015 sparo' due colpi di pistola contro Nicola Barbato, poliziotto della Squadra Mobile di Napoli in borghese per un servizio antiracket nel quartiere di Fuorigrotta, e' stato condannato a 14 anni di reclusione, dopo il processo con rito abbreviato. A tre anni, invece, e' stato condannato Roberto Gerard, che risponde del solo tentativo di estorsione ai danni dei titolari di un negozio di giocattoli. Rende invece risponde anche di tentato omicidio aggravato, di porto d'armi, resistenza e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. L'assistente capo Nicola Barbato rimase gravemente ferito e per molto tempo e' stato in pericolo di vita; ora sta seguendo un lungo percorso di recupero a Imola. A lui e' stata conferita una medaglia d'oro al valor civile. Con Barbato quella sera c'era anche un suo collega, Giuseppe Tuccillo. I due agenti erano in borghese su un'auto civetta impegnati in osservazioni antiracket nel quartiere occidentale di Napoli. In particolare, controllavano un negozio di giocattoli di via Leopardi e, per non dare nell'occhio, indossavano proprio le divise del negozio. Rende era in auto con Barbato che in quel momento faceva finta di essere uno dei responsabili dell'esercizio commerciale; quando si accorse che l'uomo con cui parlava era un agente, fece fuoco. L'imputato invece ha sempre sostenuto che riteneva fosse un affiliato a un clan e di essere vittima di un'imboscata della camorra. Il giudice ha anche stabilito una provvisionale di 200mila euro a favore di Barbato.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo