Tutte le novità
29 Giugno 2016 - 18:35
Angela Della Costanza Turner, nuora del proprietario della Cnn Ted Turner, ha subito il tentativo di scippo dell'orologio mentre era a bordo della sua Porsche. Al sindaco chiede garanzie per poter tornare.
Il sindaco rispone: il problema della microcriminalita' a Napoli esiste, come esiste in gran parte delle metropoli del pianeta. Ma torni presto, non è sempre così
A Napoli per una breve vacanza, Angela Della Costanza Turner, nuora del proprietario della Cnn Ted Turner, magnate dell'informazione, ha subito il tentativo di scippo dell'orologio mentre era a bordo della sua auto, una Porsche Carrera. L'episodio risale a lunedi' pomeriggio quando la donna, natali italiani ma cittadinanza americana, ha subito in via Marina l'aggressione di due persone in sella a uno scooter che hanno cercato di sfilarle dal braccio un prezioso orologio marca Patek Philippe. La donna, gia' console italiano ad Atlanta, si trovava a bordo di una Porsche decapottabile ed aveva il braccio esposto al di fuori del finestrino mentre era ferma ad un distributore di benzina quando ha subito l'aggressione, ma ha avuto la prontezza di reagire e di sventare la rapina mettendo in fuga i due rapinatori. Nella colluttazione Angela Turner ha riportato alcune escoriazioni alla mano. Passato lo spavento, in serata si e' recata in Questura a denunciare. La Polizia ha recuperato le immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza ed e' sulle tracce dei due. Il benzinaio, invece, e' stato denunciato per favoreggiamento poiche' la sua versione dei fatti e' stata ritenuta contraddittoria. E oggi la donna, prima di lasciare Napoli, ha affidato a Fanpage una lettera rivolta al sindaco di Napoli Luigi de Magistris in cui denuncia i fatti e chiede al primo cittadino partenopeo garanzie per poter tornare. "Caro sindaco - scrive - sono Angela e dopo 3 minuti che ero nella sua citta', mi hanno aggredita. E da tanti anni avevo un sogno. Infranto in tre minuti. Volevo vedere Napoli. Qualche mio amico mi aveva avvisato: 'Non portarti quell'auto. E non indossare neanche nulla di prezioso o di appariscente. Sai, quella e' Napoli". No, mi sono detta, quella e' una citta' europea, tanti amici ci sono stati, e se ne sono innamorati. Perche' non dovrei essere me stessa? Non le sto qua a dire quanto traumatico e scioccante sia stato per me, una donna sola, in uno citta' sconosciuta, aver dovuto combattere e urlare per lunghissimi attimi contro due persone che mi hanno messo le mani addosso, per portarmi via quello che e' mio. Pero' le voglio scrivere perche' lei e' stato appena rieletto. E voglio chiederle quando Napoli diventera' una citta' europea, una citta' dove tutti possono essere quello che sono. Dove chiunque puo' prendere il mezzo che vuole, vestirsi come vuole, e venire da voi, a trovare un amico, a passare del tempo. Senza paura, senza aggressioni, senza violenza. Riuscira' lei - conclude la lettera - a vincere questa guerra e a regalare finalmente al mondo una citta' libera, sicura, europea? Io, caro sindaco, voglio tornare. Mi dica lei quando".
Le scuse e un invito a tornare la piu' presto a Napoli: Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, non ha perso tempo e ha replicato alla lettera della turista italo-americana Angela Turner che ha subito il tentativo di scippo del suo prezioso orologio. "Cara Angela, ho letto la sua lettera - scrive - che mi ha indirizzato sulla stampa e voglio anzitutto dirle, al di la' di ogni formula retorica, che sono profondamente dispiaciuto per l'esperienza che le e' capitata. Come rappresentante della comunita' cittadina, prima di qualsiasi altra considerazione non posso che chiederle scusa a nome della citta' di Napoli. Sono personalmente molto amareggiato ogni volta che la nostra proverbiale ospitalita' viene tradita da episodi come quello che lei mi ha descritto, e le esprimo tutta la mia personale solidarieta', sia come sindaco sia come cittadino. Nella sua lettera lei mi sollecita su una questione essenziale, quella della buona accoglienza e del diritto alla sicurezza; mi permetta allora di offrirle il mio punto di vista. Innanzitutto come le e' ben noto la competenza in tema di sicurezza non e' certamente una responsabilita' del sindaco e dell'Amministrazione comunale. Poi lei mi suggerisce il confronto con New York, altra grande metropoli che nella sua storia ha dovuto affrontare a piu' ondate l'emergenza criminale; e mi propone il modello di Rudolph Giuliani con la sua "tolleranza zero". Non entro nello specifico di questa proposta; anche se mi domando quanto quel tipo di politica super-repressiva, che punisce anche i graffitari e i lavavetri, possa davvero risolvere le questioni di una comunita' complessa, dove il reato e' spesso collegato al bisogno, al disagio, all'emarginazione. Ma considero prioritaria e indiscutibile la sua indicazione di ospite della citta' che, ritornando a Napoli, vorrebbe trovare una citta' piu' sicura, dove la vigilanza e il controllo del crimine da parte delle forze dell'ordine possano permeare il tessuto cittadino. Il problema della microcriminalita' a Napoli esiste, come esiste in gran parte delle metropoli del pianeta: esso va compreso e affrontato scientificamente, tenuto sotto controllo, combattuto negli effetti e curato nelle cause. Ma per aumentare il senso di sicurezza di chi vive la citta', dai nostri concittadini ai milioni di turisti che in questi anni l'hanno affollata, vissuta ed amata, c'e' una sola cosa da fare: incrementare il presidio delle forze dell'ordine sul territorio. Ora, mi creda: sono cinque anni che da Napoli chiediamo al Governo di avere piu' forze dell'ordine in citta', che pure - va detto - fanno un lavoro egregio in condizioni difficili per carenze strutturali e di risorse umane".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo