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01 Luglio 2016 - 17:41
Il sindaco di Napoli: «Una tragedia che non puo’ essere ascritta ad una mera casualita’».
NAPOLI. “Questa tragedia non puo’ essere ascritta ad una mera casualita’. Io ho sempre cercato di intervenire in situazioni di potenziale pericolo, anche in assenza di fondi”. E’ quanto ha detto oggi il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha testimoniato al processo per la morte di Cristina Alongi, la donna schiacciato da un pino mentre passava a bordo della sua auto in via Aniello Falcone a Napoli il 10 giugno del 2013. E’ il processo per omicidio colposo istruito nei confronti di Cinzia Piccioni, funzionario agronomo del Comune, Marino Reccia, agente della polizia municipale, Tiziano Fucci, vigile del fuoco. Il sindaco era testimone della difesa. "Subito dopo l'evento ho disposto verifiche e un censimento di tutti gli alberi della citta’ e grazie al miglioramento del bilancio intervenire per la messa in sicurezza. Successivamente abbiamo messo in campo iniziative importanti, per esempio il censimento di tutto il materiale arboreo della città individuando criticità significative. E’ stata accertata per esempio che c’erano diversi alberi vetusti e di conseguenza siamo intervenuti con la messa in sicurezza e gli abbattimenti”. Dopo l’udienza il primo cittadino si e’ intrattenuto con il fratello della vittima che gli ha chiesto di poter adottare l’aiuola di via Aniello Falcone dove c’era il pino caduto sull’auto.
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