Cerca

Ginecologo sgozzato a Milano: nessuna impronta sul coltello

Ginecologo sgozzato a Milano: nessuna impronta sul coltello

Non sarebbero state rilevate per ora impronte sul coltello ritrovato sabato accanto al cadavere di Stefano Ansaldi, il ginecologo campano di 65 anni trovato sgozzato vicino alla stazione Centrale di Milano. Le analisi della Scientifica sono ancora in corso. Nelle indagini dei carabinieri, coordinate dall'aggiunto Pedio e dal pm Scudieri, tutte le ipotesi sulla morte di Ansaldi, che indossava guanti in lattice, sono al vaglio e non c'è ancora una pista prevalente. I due testimoni, che hanno visto l'uomo crollare a terra, non hanno notato persone fuggire.

Sul corpo della vittima, noto per le tecniche di fecondazione artificiale, è stata disposta l'autopsia, ma non ci sono dubbi che a ucciderlo sia stato «il fendente alla gola». Dalle telecamere presenti in zona è stato ricostruito dai carabinieri, che indagano sull'omicidio, che il professionista è arrivato in città intorno alle 14.50, è rimasto sempre nella zona della stazione Centrale fino alle 18 quando è stato ucciso in via Scarlatti all'angolo con via Mauro Macchi, a cento metri circa da dove scorrono i binari. 

Non ci sono telecamere puntate sul palazzo davanti al quale è avvenuto il delitto e i ponteggi presenti avrebbero reso probabilmente inutile qualsiasi immagine. Tuttavia gli occhi meccanici non mancano nell'area. «Sono state mappate tutte le telecamere della zona, alcune sono già state acquisite, altre vengono acquisite ora», fanno sapere gli inquirenti.

Accanto alla vittima - nel cappotto aveva 20 euro, il tesserino da medico e la carta d'identità - è stata trovata la valigetta, il suo prezioso Rolex sfilato o caduto dal polso, ma nessuna traccia del portafoglio o del cellulare. Nessuno ha ancora fornito elementi sulla sua presenza in città: il medico ha uno studio a Napoli, ma nessuna attività nel capoluogo lombardo e nessuno si è fatto avanti per dire di aver in programma un incontro. 

A Napoli vengono ascoltati i familiari per chiarire questo aspetto - non è stato trovato un biglietto per il ritorno in treno -: non c'è nessuna macchia nel suo passato che possa suggerire altre ipotesi al di fuori di una rapina finita male. L'ipotesi però non convince pienamente gli inquirenti visto che si tratta di un'aggressione «troppo efferata» realizzata con un «coltellaccio da cucina», poi abbandonato sul marciapiede.  

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori