Ercolano, 23 arresti: presa la moglie del boss Raffaele Ascione

ERCOLANO. Una maxi-retata contro i clan di Ercolano. I carabinieri di Torre del Greco hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dalla Dda di Napoli a carico di 23 persone per associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, sequestro di persona e detenzione di armi da fuoco. Si tratta di 18 affiliati al clan Ascione-Papale e 5 ai Birra-Iacomino. A 9 persone il provvedimento è stato notificato in carcere. In manette è finita anche Immacolata Adamo, moglie del boss defunto Raffaele Ascione.  Decisive le intercettazioni telefoniche ed ambientali ma anche le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia. Dalle indagini è emersa la detenzione di numerose armi da fuoco e munizionamento anche da guerra, sia da parte di affiliati al clan Ascione-Papale e del clan contrapposto Birra-Iacomino: tra le armi sequestrate spiccano un mitragliatore Ak-47 calibro 7,62, un mitragliatore MP-40 calibro 9 e due bombe a mano, risultate ordigni bellici di modello F1. Le indagini hanno permesso inoltre di svelare due episodi estorsivi nei confronti di una paninoteca e di un centro scommesse ad Ercolano, nonché il tentativo, da parte di alcuni affiliati al clan Ascione-Papale, di recuperare armi del clan nascoste in un luogo sicuro che credevano fosse noto solo all'ex affiliata Antonella Madonna, oggi collaboratrice di giustizia, moglie dell'ex reggente Natale Dantese, oggi detenuto in regime di 41 bis. 

Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, si è congratulato con magistrati e forze dell'ordine per la brillante operazione: «La legalità ha vinto, grazie a tutti coloro che lo hanno reso possibile», ha commentato.