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29 Dicembre 2020 - 12:35
I Carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina, nei confronti di 3 indagati, di cui due liberi e uno già detenuto nel carcere di Ariano Irpino, ritenuti responsabili rispettivamente dei reati di incendio e tentata estorsione in concorso con soggetti minorenni.
Dalle indagini sarebbero emersi gravi indizi di colpevolezza a carico di uno dei 5 esecutori materiali dell'incendio doloso del bar Sant'Anna di Lettere, avvenuto il 20 febbraio 2019, e di accertare che l'episodio, commesso in concorso con altri soggetti, due dei quali minorenni, era diretto a costringere i titolari dell'esercizio commerciale a consegnare una somma di denaro di importo non precisato alla famiglia Apicella di Gragnano.
Gli investigatori hanno ricostruito l'azione criminale, che era stata pianificata dagli autori nei minimi dettagli. Infatti, dopo aver effettuato una perlustrazione preventiva per studiare l'obiettivo, quattro persone, in orario notturno, avevano alzato con un piede di porco la serranda d'ingresso dell'esercizio commerciale e con del liquido infiammabile avevano appiccato il fuoco sia alla serranda che ai locali interni, provocando l'annerimento del muro esterno dell'immobile e la parziale distruzione degli arredi del locale.
L'azione avrebbe potuto avere anche conseguenze peggiori, in quanto nelle immediate vicinanze della serranda era stata posizionata una bombola piena di gpl la cui esplosione avrebbe potuto creare un pericolo per l'incolumità degli occupanti delle abitazioni adiacenti al bar.
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