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15 Luglio 2016 - 09:58
Le dichiarazioni dei pentiti fanno luce su un assassinio del 1996. In manette Scognamiglio, esponente del clan Falanga, e Tutti
TORE DEL GRECO. Due presunti affiliati al clan camorristico Falanga, attivo nella zona di Torre del Greco, sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Sebastiano Tutti (già detenuto) e Antonio Scognamiglio (nella foto) sono ritenuti responsabili di concorso in omicidio premeditato, porto e detenzione illegale di armi e ricettazione, il tutto con l'aggravante delle finalità mafiose. Le indagini hanno consentito di individuare, nei due arrestati, l'ideatore e l'esecutore dell'omicidio di Vincenzo Cardone, all'epoca 23enne, ucciso il 26 settembre 1998 a Torre del Greco per un fatale errore di persona. Il giovane, del tutto estraneo a logiche criminali, perse la vita poiché scambiato per un pregiudicato del posto, ritenuto responsabile di aver fornito appoggio logistico e favorito la fuga degli assassini in occasione dell'omicidio di Santo Tutti, fratello di Sebastiano, elemento di spicco del clan Falanga, ammazzato una settimana prima da un commando di 4 uomini armati mentre pranzava in un ristorante a Torre del Greco. I sicari furono indotti in errore dalla somiglianza fisica tra l'ignara vittima e il reale bersaglio dell'agguato e dal fatto che Cardone, fino a pochi minuti prima dell'omicidio, avesse prestato il ciclomotore al vero obiettivo dell'azione di sangue; inoltre il ragazzo si trovava all'esterno di una caffetteria abitualmente frequentata dal bersaglio dei sicari. Cardone fu raggiunto da 3 colpi di pistola calibro 7,65.
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