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Neoborbonici per la Meridbulloni. Provocazione al Gruppo Fontana: trasferite i vostri operai al Sud

Neoborbonici per la Meridbulloni. Provocazione al Gruppo Fontana: trasferite i vostri operai al Sud

Domani azienda e sindacati al Ministero dello Sviluppo Economico. La sottosegretaria del Mise, Alessandra Todde: istituiremo un tavolo di monitoraggio nel mese di gennaio. Ma per ora la proprietà non cambia la decisione di chiudere a Castellammare per avviare la produzione nei siti del Nord

CASTELLAMMARE DI STABIA. Hanno atteso inutilmente che dalla segreteria del Ministero per lo Sviluppo economico giungessero notizie di un ventilato tavolo che si doveva tenere ieri sulla vertenza Meridbulloni. Dalla Capitale è giunta una stringata comunicazione pubblicata sul profilo Facebook di Alessandra Todde, M5S: “Per il prossimo 4 gennaio è programmato un incontro congiunto tra azienda e rappresentanze sindacali con lo scopo di intavolare una discussione rispetto ai termini del trasferimento, le cui tempistiche ad oggi rimangono invariate. Dopo l’esame congiunto del 4 gennaio, continueremo il confronto con tutte le parti coinvolte per valutare la possibilità di convocare un tavolo di monitoraggio presso il Ministero dello Sviluppo Economico nel mese di gennaio, in modo da mettere in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione per facilitare una risoluzione ottimale della vertenza”. Ieri pomeriggio è stata issata sui cancelli della fabbrica la bandiera del Regno delle Due Sicilie e i rappresentanti neo borbonici hanno lanciato una sfida al Gruppo Fontana: inverta la “deportazione” degli operai, anziché da Castellammare di Stabia verso il Piemonte, porti qui le maestranze del Nord. Il “Movimento per il Nuovo Sud” vuole evidenziare come, ancora una volta, con vicende ancora drammatiche in corso quale quella degli operai della Whirlpool, i meridionali non sono rappresentati e difesi né a livello locale né a livello nazionale. Per questo, il Movimento per il Nuovo Sud suggerisce ai proprietari del Gruppo Fontana di “deportare” da Buttigliera Alta, in provincia di Torino, gli operai verso il Sud, invertendo la scelta di trasferire le tute blu da Castellammare di Stabia in Piemonte e Lombardia. L’associazione neoborbonica di Napoli esprime anche «la totale solidarietà agli operai in lotta in questi giorni» evidenziando in una nota come «la storia dimostri che in oltre un secolo e mezzo sono state troppe le volte nelle quali i meridionali sono stati costretti ad emigrare, a scegliere tra salute e lavoro così come capita ancora a Taranto o in Sicilia o a supportare, magari con incentivi e sgravi la nascita di aziende che ai primi segnali di crisi abbandonano questo territorio costringendo gli stessi operai a perdere il proprio lavoro o a scelte pesanti anche per le loro famiglie». Il Movimento “neo-sudista” invierà in omaggio ai responsabili e agli operai piemontesi una guida della provincia di Napoli e della Campania e si rende disponibile per visite guidate gratuite sottolineando che, con tutto il rispetto per il piccolo centro piemontese, l’area in cui potrebbero trasferirsi gli operai del Nord è una delle più belle del mondo, con siti di interesse storico-artistico, paesaggistico, termale e gastronomico tra i più famosi non solo in Italia: dalla stessa Castellammare alla penisola sorrentina, da Pompei ed Ercolano, dal Vesuvio a Napoli, il soggiorno degli operai potrebbe costituire una scelta importante per se stessi e per le proprie famiglie.

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