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06 Gennaio 2021 - 12:26
Ultimo giorno di zona rossa oggi. Da domani, fino al 15 gennaio, con il nuovo decreto Covid, entrano in vigore misure e regole previste dal provvedimento appena varato.
7 e 8 gennaio, arriva la 'zona gialla rafforzata
Domani e dopodomani, 7 e 8 gennaio, arriva la 'zona gialla rafforzata', poi torna la zona arancione nel weekend del 9 e 10 gennaio.
Coprifuoco tra le 22 e le 5
Oltre al coprifuoco tra le 22 e le 5, per tutto il periodo coperto dal provvedimento saranno vietati gli spostamenti tra regioni o province autonome diverse, tranne che per "comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute" documentabili con l'autocertificazione. È ammesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Seconde case
No, invece, agli spostamenti verso le seconde case che si trovano in un'altra regione o provincia autonoma. I bar e i ristoranti potranno essere aperti fino alle 18, poi saranno consentiti l'asporto e la consegna a domicilio. Riapertura anche per i negozi e i centri commerciali.
Ma per chi è in zona rossa, ha spiegato Palazzo Chigi, sarà possibile andare a trovare amici e parenti solo nel proprio comune. "Il testo prevede che dal 7 al 15 gennaio - si legge nel passaggio modificato - nei territori inseriti nella cosiddetta 'zona rossa', sia possibile spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata del proprio comune.
Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono".
Weekend del 9 e 10 gennaio
Nel weekend del 9 e 10 gennaio i nuovo decreto prevede l'introduzione di una zona arancione, con restrizioni per bar e ristoranti.
Resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze.
Inoltre, il testo rivede i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone 'arancioni' e 'rosse'. Sono infatti state abbassate le soglie di Rt previste per il passaggio da zona gialla a arancione e poi a rossa: i limiti oggi previsti a 1,50 e 1,25 sono stati portati rispettivamente a 1,25 e 1,00).
Il testo interviene inoltre sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dal prossimo 11 gennaio
Ecco chi torna a scuola domani e chi no
Continua a far discutere il rientro a scuola. Il governo ha stabilito che gli studenti di elementari e medie, oltre ai piccoli dell'infanzia, torneranno in classe il 7 gennaio come da calendario. Discorso diverso invece per chi frequenta le superiori per i quali il rientro in presenza sarà l'11 gennaio, con presenze al 50 per cento. Ma l'emergenza coronavirus, con una circolazione ancora sostenuta del virus e molti esperti contrari alla riapertura - "Ho detto ripetutamente che le scuole vanno aperte dopo aver fatto abbassare la curva epidemica a livello tale da rendere stabile la loro apertura. Al momento quindi non ci sono le condizioni epidemiologiche", ha affermato Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza - ha portato le Regioni a emanare ordinanze per rinviare il ritorno sui banchi degli studenti delle superiori.
Veneto e Friuli Venezia Giulia sono state le prime a posticipare il ritorno sui banchi: qui le scuole secondarie resteranno chiuse fino al 31 gennaio.
Rientro posticipato anche per le Marche. La giunta regionale, dopo essersi confrontata sull’andamento epidemiologico nella Regione e, anche a seguito della concertazione avuta dall’assessore all’istruzione con il mondo della scuola, ha deciso di far proseguire la didattica a distanza per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, al 100% fino al 31 gennaio.
In Alto Adige invece, da domani gli studenti delle scuole superiori torneranno stabilmente a scuola in presenza. Domani e venerdì 8 l'orario dell'attività didattica rimarrà provvisorio, diventando definitivo a partire da lunedì 11 gennaio. Nelle scuole superiori e negli istituti professionali in lingua italiana, le attività scolastiche e didattiche si svolgeranno da un minimo del 50% fino ad un massimo del 75% degli studenti in presenza. Lo stesso obiettivo vale per le scuole in lingua tedesca e ladina.
Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato l'ordinanza in base alla quale a partire dal 18 gennaio sarà valutata, dal punto di vista epidemiologico generale la possibilità del ritorno in presenza per l'intera scuola primaria, e successivamente, dal 25 gennaio, per la secondaria di primo e secondo grado. Per tutti resta confermata la didattica a distanza dal 7 gennaio. La scuola dell'infanzia e i primi due anni delle elementari torneranno in presenza l'11 gennaio.
"In Toscana, come preannunciato, eravamo pronti a riaprire le scuole già da giovedì 7 gennaio. Il Governo ha rinviato all’11 gennaio il ritorno degli studenti delle superiori alla didattica in presenza. Dal 7 quindi torneranno in aula solo gli alunni di elementari e medie. Ci impegniamo per far rientrare in classe i nostri figli senza arrenderci al Covid. In Toscana, con la responsabilità di tutti, vogliamo provarci", ha scritto su Facebook il presidente della Toscana Eugenio Giani.
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