Cerca

Debito di droga dietro l’agguato

Debito di droga dietro l’agguato

Amedeo D’Aiello ferito per una partita di stupefacenti non pagata

NAPOLI. Si indaga su un giro di droga e in particolare su una “partita” non pagata per inquadrare il ferimento di Amedeo D’Aiello, avvenuto l’altro ieri sera in via Cannavino. Con il passare delle ore la pista principale, ormai unica, seguita dagli investigatori della polizia è di stampo camorristico. Il ferito, arrestato in passato nell’ambito di un’inchiesta su alcune attribuite ai Pesce-Marfella, sarebbe attualmente vicino a un personaggio di Pianura su cui sono in corso accertamenti.

Ma la chiave per spiegare l’agguato potrebbe stare sempre, secondo gli esperti poliziotti che si occupano la zona, nei contrasti a fasi alterne tra i Calone e i Legnante con l’ombra sul quartiere degli Esposito di Bagnoli. Una presenza che per alcuni c’è ma non si vede mentre per altri non si vede proprio perché non c’è. Almeno in questo periodo, a differenza dell’estate scorsa quando sicuramente si verificò un tentativo di invasione.

Ferme restando le ipotesi che portano a droga e camorra, per ora è ancora al vaglio il racconto di Amedeo D’Aiello fornito ai poliziotti della squadra giudiziaria del commissariato Pianura (dirigente Arturo De Leone, ispettore superiore Ernesto Lepre) e a quella del commissariato Bagnoli nell’immediatezza dei fatti. Il 32enne ha riferito che stava transitando in scooter in via Cannavino a Pianura quando si è trovato di fronte due uomini su un altro motorino, uno dei quali gli ha puntato la pistola contro intimandogli di consegnare soldi e oggetti di valore. Ma Amedeo D’Aiello, napoletano del quartiere già conosciuto dalle forze dell'ordine, avrebbe reagito con decisione e il malvivente armato gli ha sparato una sola volta a una gamba.

Ora il ferito è ricoverato in condizioni non gravi nell’ospedale San Paolo, dove lo hanno raggiunto i poliziotto del commissariato Pianura che stanno indagando sul caso. La vittima ha però riportato una brutta frattura alla gamba e alla mano. 

È successo intorno alle 20 di lunedì e gli investigatori stanno vagliando il racconto fornito da Amedeo D’Aiello, da ritenere veritiero fino a prova contraria. L’uomo non ha precedenti a carico per camorra, ma fu coinvolto qualche anno fa in un’inchiesta per armi. Data l’ora e la zona, non sono bastati l'impegno e la tenacia dei poliziotti per raccogliere altre testimonianze. Ma gli accertamenti in queste ore stanno procedendo a ritmo serrato e non sono escluse novità già a breve.

Probabilmente Amedeo D’Aiello sarà risentito dagli investigatori appena starà in migliori condizioni di salute. Nel frattempo le forze dell’ordine che si occupano di Pianura hanno rafforzato l’attenzione su quanto sta accadendo all’interno degli ambienti malavitosi della zona.

Ormai è più di anno, anche se non in maniera continuativa, che guerra e pace si alternano e ciò rende la situazione difficile da leggere immediatamente. Invece nel corso di questo periodo le operazioni del commissariato Pianura si sono succedute costantemente, permettendo il sequestro di armi e droga. Un fatto è però certo: il tempo del duopolio Pesce-Mele è finito ormai da tempo.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori