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Pistola da guerra in borsa, presi tre ragazzi incensurati

Pistola da guerra in borsa, presi tre ragazzi incensurati

Nel guppo anche una 21enne. L’inquietante ipotesi: usati da gente di malavita  di Secondigliano per la custodia e il trasporto di armi da guerra. Sono di Melito, Casoria e San Giovanni a Teduccio

NAPOLI. Utilizzati da gente di malavita per la custodia e il trasporto di armi da guerra. È questa l’inquietante ipotesi al vaglio degli inquirenti per spiegare l’arresto a Secondigliano di tre giovani incensurati, tra cui una donna e un minorenne, sorpresi a passarsi una potente pistola. Una calibro 9 “parabellum” che non si trova facilmente nemmeno se si vuole acquistare nel mercato clandestino, sostanzialmente inaccessibile a chi non frequenta certi ambienti. In ogni caso i carabinieri hanno arrestato i due maggiorenni e denunciato a piede libero un 16enne. Tra l’altro, circostanza su cui stanno riflettendo i carabinieri che hanno compiuto l’operazione: uno dei fermati abita a Melito, lei a San Pietro a Patierno e il ragazzino a Casoria. Era già la tarda serata di giovedì in via Delle Dolomiti quando i militari di una pattuglia del Nucleo Radiomobile partenopeo hanno notato tre giovani fermi sul marciapiede a chiacchierare, due ragazzi e una ragazza. Tre ragazzi dalla faccia pulita, ma i carabinieri hanno notato uno scambio sospetto: uno di loro ha passato qualcosa alla giovane, un oggetto che nonostante il buio serale agli uomini in divisa è sembrato una pistola. I militari allora, ovviamente, hanno bloccato l’auto e sono scesi. Ma I due giovanissimi (dall’aspetto fisico addirittura sembravano minorenni) con uno scatto fulmineo sono scappati a piedi lasciando la ragazza sola, che è stata fermata e controllata immediatamente. Aveva addosso un vestitino elegante e si è espressa correttamente in italiano Però i carabinieri le hanno trovato nella borsetta una potentissima Beretta calibro 9 “parabellum” (arma da guerra che esplode proiettili con incamiciatura d’acciaio, in dotazione alle forze dell’ordine) con matricola cancellata e 13 colpi nel caricatore. La ragazza non ha fornito spiegazioni. Nel frattempo venivano attivate le ricerche dei due fuggitivi, che avevano cercato di nascondersi in una stradina nelle vicinanze per poi allontanarsi con una Chevrolet Matiz. I carabinieri naturalmente non si sono arresi. Attraverso il numero di targa sono risaliti all’indirizzo del proprietario e trovato i due giovani, un minorenne e uno 19enne. Nessuno dei tre ha fornito spiegazioni, fermo restando che nessuno di essi può essere accusato di contiguità con la criminalità: A.D.C., 21enne napoletana; G.D.A., 19enne di Melito; M.A., 16enne di Casoria, tutti e tre senza precedenti penali I due maggiorenni, vengono arrestati con l’accusa di concorso in porto e detenzione abusiva di arma da guerra. Per il 16enne è partita una denuncia a piede libero per i minorenni e poi è stato affidato ai genitori. Dopo le formalità burocratiche G.D.A. è stato accompagnato a Poggioreale mentre A.D.C. ha ottenuto il beneficio dei domiciliari.

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