Tutte le novità
11 Gennaio 2021 - 12:10
NAPOLI. Una protesta contro l’organizzazione della campagna vaccinale alla Mostra d’Oltremare. È quella avanzata da Anaao Assomed, Cimo, Federazione Medici Uil Fpl, Anpo Ascoti, Fials Medici Cisl Medici, Fesmed, Aupi, Fassid SnrSinafo, Fvm, Cgil medici e Spta. In una nota si legge che già il 29 dicembre scorso le organizzazioni avevano chiesto all’Asl Napoli 1 di essere informati sul programma vaccinale antiCovid.
«Nella stessa nota lamentammo che già in occasione dell’inaugurazione del 27 dicembre non c’era stata né trasparenza né l’auspicabile priorità, anche simbolica, per le categorie più a rischio e che hanno pagato il maggior contributo in malattie e decessi nella lotta contro la pandemia». Di qui la protesta « contro l’organizzazione della campagna vaccinale in corso, senza nessuno scaglionamento o criterio di chiamata, e per il grave disagio del personale impegnato in lunghe ed estenuanti ore di fila, in piedi, senza adeguati servizi igienici o possibilità di ristori, al freddo e sotto la pioggia, prima di accedere all’area tecnica predisposta per praticare la vaccinazione». Secondo le firmatarie del documento «tale situazione è intollerabile e mortifica migliaia di operatori sanitari che in questi mesi sono stati in prima linea contro la pandemia. Né sarà tollerabile quando si passerà alla vaccinazione di massa».
Di qui la rivendicazione «per tutti gli aventi diritto alla prima fase, nel rigoroso rispetto delle direttive ministeriali e della Unità di crisi regionale, indipendentemente dal loro contratto o sede di lavoro, la necessità di ricevere ordinatamente la vaccinazione a tutela loro e dei pazienti. secondo criteri di priorità condivisi e trasparenti che privilegino l’esposizione al rischio di contagio». Il tutto mentre anche medici e odontoiatri di OrdiNataMente protestano: «A fine dicembre sono arrivate le prime dosi dei vaccini. Dopo una giornata dimostrativa dal forte impatto emotivo, passato il Capodanno, si deve procedere alla vaccinazione di massa, partendo dalla immunizzazione degli operatori sanitari che tanto hanno dato alla causa di tutela della salute di tutti, e da ogni parte riconosciuti come gli “eroi” di questa guerra contro un nemico invisibile. Quando ci si aspettava la naturale presa di coscienza del compito che si aveva, ecco che l’organismo deputato ad organizzare la somministrazione del farmaco tirava dal cilindro il colpo di teatro che farebbe cadere le braccia a chiunque. La somministrazione viene organizzata per categoria, inserendo i medici di medicina generale e gli odontoiatri tra gli ultimi. Scelte di questo tipo dimostrano scarsa sensibilità, poca conoscenza della reale situazione e totale assenza di ogni forma di pensiero di politica sanitaria, che dovrebbe essere elemento fondante per chi opera in questo momento in certi settori»..
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo