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12 Gennaio 2021 - 12:39
Tentata estorsione continuata e aggravata commessa ai danni di un imprenditore sessantacinquenne del posto. È l'accusa contestata dai carabinieri della Compagnia di Ischia all'assessore comunale di Procida Antonio Carannante. Nei suoi confronti è stata eseguita la misura degli arresti domiciliari emessa dal Gip al termine delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli ed effettuate dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Ischia.
L'assessore avrebbe infatti fatto presente all'imprenditore, secondo gli investigatori, di denunciare presunti abusi edilizi qualora non avesse consegnato 20mila a una sua cliente, proprietaria di un immobile confinante con il fondo della vittima. Nel corso dell'attività investigativa, eseguita anche con attività tecniche, è stato verificato che, dopo il rifiuto dell'imprenditore, sono stati eseguiti vari sopralluoghi edili sul cantiere, fino ad arrivare al sequestro, poi non convalidato dal Gip del Tribunale di Napoli. È emerso inoltre che l'indagato, approfittando della sua qualità di pubblico ufficiale, sollecitava ed esercitava pressioni sui rappresentanti degli uffici comunali competenti per l'edilizia in relazione a pratiche di alcuni suoi clienti.
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