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Scuola, a Napoli studenti occupano i licei: rientro in sicurezza

Scuola, a Napoli studenti occupano i licei: rientro in sicurezza

Occupato, dopo il Labriola, anche il liceo Gian Battista Vico di via Salvator Rosa a Napoli, a pochi giorni dal rientro in aula per le scuole superiori fissato per il primo febbraio a seguito di una pronuncia del Tar della Campania. Gli studenti prima di occupare fanno sapere di essersi sottoposti a tampone rapido e assicurano che utilizzeranno il più possibile gli spazi aperti rispettando le norme anti Covid. 

Gli ragazzi lamentano la mancanza di «garanzie di un'effettiva sicurezza. Questa - spiegano in una dichiarazione - è la nostra risposta all'abbandono degli studenti da parte delle istituzioni, all'inadeguatezza della Dad come strumento di formazione, ai mancati investimenti governativi per consentire un rientro in sicurezza, agli innumerevoli tagli perpetrati nel tempo alla scuola e al malfunzionamento dei trasporti pubblici».

Gli studenti del “Vico" spiegano che «dalla chiusura di marzo fino alla prima riapertura di settembre niente è stato fatto per garantire che le scuole rimanessero aperte, come è stato testimoniato dal l'immediata chiusura delle scuole. Ormai la delusione degli studenti si è tramutata in rabbia in quanto le scuole vengono aperte e chiuse con noncuranza; tutto come se noi fossimo cavie su cui testare l'andamento della pandemia, anche da colpevolizzare nel caso di un aumento dei contagi, senza alcun riguardo per chi la scuola la vive in prima persona. Le innumerevoli promesse del Ministero della pubblica istruzione non si sono mai tradotte in fatti. In questo periodo di crisi di governo, la scuola è stata tagliata fuori anche dal recovery plan e da ogni tipo di decisione governativa. Gli studenti di tutta Italia pretendono ora risposte certe». 

Gli studenti pretendono «maggiore sicurezza da parte dello Stato. Non siamo qui per protestare contro l'amministrazione scolastica del nostro istituto, ma contro tutta l'istituzione scuola che doveva garantire il nostro diritto alla salute e all'istruzione. Richiediamo quindi presidi medico-sanitari all'interno delle scuole e di ricevere tamponi naso-faringei regolarmente per monitorare l'andamento dei contagi all'interno dell'istituto».

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