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06 Febbraio 2021 - 19:18
NAPOLI. Un’area pedonale sperimentale per via Bisignano a partire da oggi e fino al 30 settembre dalle 14 alle 6. È il contenuto di un’ordinanza che il sindaco Luigi de Magistris è pronto a firmare. Nel documento vengono stabiliti anche gli orari di chiusura dei locali della movida: all’1 dalla domenica al mercoledì e alle 2 dal giovedì al sabato. Ovviamente gli erari entreranno in vigore quando non ci sarà più il coprifuoco per le norme Covid. Già, il Coronavirus. L’idea della sperimentazione nasce anche dai confronti avvenuti nel corso dei vari appuntamenti con il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, in cui è emerso che un’area pedonale faciliterebbe i controlli anti-assembramenti. L’idea del Municipio era quella di pedonalizzare tutta l’area dei baretti di Chiaia. Per ora, però, si parte con la sola sperimentazione in via Bisignano. E non mancano le polemiche.
«Lunedì faremo ricorso al Tar. È una strada secondaria ed è di competenza della Municipalità. Avevamo dato parere negativo all’ordinanza ma non siamo stati ascoltati. Ci ascolteranno per le vie giudiziarie», annuncia il numero uno del parlamentino di Chiaia Francesco de Giovanni. «La strada è già Ztl e questa basta e avanza. Nell’area ci sono otto garage pubblici e 28 passi carrabili. Di fatto sarà un’Apu falsa che genererà soltanto il caos», prosegue de Giovanni. Anche i residenti si fanno sentire. «È un’Apu falsa, le auto continueranno a circolare per tornare a casa o accedere ai garage. L’ordinanza è stata firmata soltanto perché consente di superare il limite di concessione suolo, così da permettere l’installazione di altri tavolini e sedie ai barettari. È un qualcosa che grida vendetta. Come dobbiamo interpretarlo noi cittadini, come un premio per chi ha creato assembramenti sabato notte?», dice Caterina Rodinò, animatrice dell’associazione “Chiaia viva e vivibile” che da tempo si batte contro la movida molesta nell’area.
Di tutt’altro avviso Aldo Maccaroni, presidente dell’associazione Chiaia Night. «Non è mica una disgrazia che aumentino i tavolini. Anzi, è uno degli obiettivi dichiarati dell’ordinanza, come si legge nella premessa del documento, quello di aiutare i commercianti in un momento di difficoltà», le parole di Maccaroni, assai soddisfatto per il risultato ottenuto. «È una grande occasione e sta a noi sfruttarla al meglio. Bisogna iniziare ad avere un approccio di dialogo tra commercianti e residenti per riqualificare la zona», aggiunge ancora il commerciante che si è posto alla guida dei gestori dei baretti della zona, cercando di gettare acqua sul fuoco.
Grande sponsor politico dell’iniziativa è stata la consigliera Dema Laura Bismuto che dice soddisfatta: «L'idea è quella di sperimentare una trasformazione dell'area, da zona di “movida” - quindi composta da attività prevalentemente serali/notturne - a zona di passeggio e di salotto anche e soprattutto diurno. Caffetterie, bistrot, via Bisignano vivrà di giorno.In una fase storica in cui le attività di somministrazione hanno subito un arresto totale, tale decisione si è resa doverosa, ancor di più quando si sono palesati la volontà e l'impegno degli esercenti ad anticipare l'orario di chiusura e a rispettare le regole, anche e soprattutto di buon vicinato. Tale mediazione faciliterà anche il lavoro delle forze dell'ordine nel vigilare sui comportamenti scorretti. Sono convinta che questa sperimentazione, qualora dovesse funzionare (e da qui l'invito agli esercenti a metterci tutto l'impegno), possa essere pioniera e possa dunque esser mutuata anche in altre aree della città. Bisogna cominciare a costruire una metropoli pedonale, sostenibile, vivibile e a misura di abitante.Il mio invito ai residenti: lasciateci sperimentare. Potreste rimanere felicemente sorpresi».
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