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16 Settembre 2016 - 21:53
Per Antonello Soro la considerazione dei pm secondo la quale sarebbero mancati i riscontri del divieto di diffusione, "è assolutamente contro la legge italiana, che prevede che la diffusione dei dati sensibili debba avvenire solo con il consenso esplicito dell'interessato, quindi mi permetto di dire che quella valutazione, se fatta dal procuratore, non è fondata". E De Luca annuncia: la Regione Campania ha deciso di pagare le spese legali alle ragazze che denunciano i molestatori e gli aggressori
L'obiezione dei pm alla denuncia di Tiziana Cantone dell'ottobre 2015 per violazione della privacy, secondo la quale sarebbero mancati i riscontri del divieto di diffusione, "e' assolutamente contro la legge italiana, che prevede che la diffusione dei dati sensibili debba avvenire solo con il consenso esplicito dell'interessato, quindi mi permetto di dire che quella valutazione, se fatta dal procuratore, non e' fondata". Lo afferma il Garante della Privacy Antonello Soro commentando il suicidio di Tiziana Cantone, la giovane donna che si e' uccisa dopo la diffusione contro la sua volonta' di alcuni video hard. "La legge e' in una fase in divenire: la Camera ne discutera' fra una settimana. Mi pare importante - spiega Soro - che ci sia la volonta', emersa con chiarezza, di offrire strumenti piu' puntuali, perche' quando si decida di utilizzare il potere di rimozione, questo si verifichi velocemente. Questo potere c'e' anche oggi, perche' il potere che ha l'autorita' giudiziaria o quello che ha il garante esiste gia' oggi. Si tratta di creare percorsi e procedure che rendano piu' facile intervenire in tempo reale".
"La Regione Campania ha deciso di pagare le spese legali alle ragazze che denunciano i molestatori e gli aggressori, che resistono al ricatto. Una delle ragioni della morte Tiziana Cantone e' stata legata alle spese legali di 20mila euro". Lo afferma a LiraTv il governatore della Campania Vincenzo De Luca, commentando lil tragico suicidio della ragazza vittima di un video spinto su internet. "Anche questo - spiega De Luca - e' un altro elemento di imbarbarimento della vita pubblica. Una vicenda atroce e infame. Io credo che dobbiamo fare un lavoro di fondo, a cominciare dalle scuole. Abbiamo registrato in questi anni atti di bullismo sul web. Ragazze che si sono suicidate. Occorrerebbe fare leggi piu' efficaci. Bisogna definire responsabilita' e penalizzazioni pesanti per chi rovina la vita della gente". "Voglio mandare un messaggio alle ragazze vittime di queste cose infami - dice De Luca -: puo' capitare a tutte di essere riprese in un video piu' spinto. Non vi fate impressionare. Nella vita degli essere umani reali, tutti quanti abbiamo i nostri momenti di caduta, di trasgressione. Cominciate a ricondurre queste cose nella loro dimensione. Non drammatizzate, parlatene. Non abbiate senso di angoscia. Denunciate". In merito alla vicenda di Tiziana, conclude: "Deve intervenire lo Stato in maniera rapida e efficace".
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