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Fidanzati uccisi, la madre di Trifone: grazie agli inquirenti

Fidanzati uccisi, la madre di Trifone: grazie agli inquirenti

La donna: «Mia madre è morta di crepacuore quando mio figlio è scomparso»

SOMMA VESUVIANA. Dopo la sentenza della Cassazione, che ha deciso che Giosuè Ruotolo, il giovane militare di Somma Vesuviana accusato dell'omicidio del commilitone Trifone Ragone e della fidanzata di quest'ultimo Teresa Costanza, avvenuto a Pordenone, dovrà rimanere in carcere fino al giorno del processo, alla trasmissione tv "Pomeriggio 5" parla la mamma di Trifone: «Ringrazio gli inquirenti per essere riusciti a trovare la verità nonostante le abilità manipolatorie di Giosuè e Rosaria. Mia madre - ha aggiunto la donna  - è morta di crepacuore quando Trifone è scomparso, ma subito dopo gli inquirenti mi chiamarono per dirmi che era a Somma Vesuviana e che la giustizia stava facendo il suo corso. Mi dissero: speriamo che sua madre ci veda da lassù".

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