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Fiori sulle macerie per il commercio in crisi

Fiori sulle macerie per il commercio in crisi

NAPOLI. Sono passate più di tre settimane dal crollo del solaio che ha portato al sequestro giudiziario e alla conseguente chiusura di via Stella, fondamentale raccordo tra il quartiere e piazza Cavour.

Escluse queste misure, non si scorgono all’orizzonte ulteriori interventi e l’attuale situazione sta causando notevoli disagi a residenti e commercianti. «Parliamo di un disastro annunciato - ci spiega Antonio, titolare di un salone da barbiere - Già due anni fa ai vigili urbani era stato denunciato lo stato di pericolo della parete.

Negli ultimi mesi continuavano a susseguirsi le cadute dei massi e nonostante ciò nulla è stato fatto dal Comune per evitare il crollo» Antonio ha addirittura deposto dei fiori sulle macerie, insieme a un messaggio molto chiaro: “Ringraziamo le istituzioni per la morte di questa attività.”

Il riferimento è al salone da parrucchiere del figlio Marco, situato nel palazzo di fronte a quello sbriciolato.

Marco è stato costretto a chiudere a tempo indeterminato: «Non so quando potrò riaprire, ma se questo non accadrà in tempi brevi rischio seriamente il fallimento, il covid mi ha già messo in ginocchio, questa è la mazzata definitiva».

Nelle prime settimane, quasi ogni giorno gli abitanti del quartiere hanno rimosso le transenne pur di passare.

Il motivo è presto spiegato: con la strada sbarrata, l’unica via percorribile rimasta è quella dell’adiacente vico Rosariello alle Pigne, dove non pochi sfortunati in questo periodo sono stati vittime di rapine e scippi.

C’è stato un primo sopralluogo dei periti del Tribunale, ma nulla è stato ancora disposto.

I residenti chiedono almeno la creazione di un corridoio pedonale, dato che i cassonetti si trovano tutti a piazza Cavour e, allo stato attuale, anche gettare la spazzatura è un’impresa.

Via Stella attualmente è un grosso parcheggio e ancora adesso non tutti sono a conoscenza della strada chiusa, manca persino il cartello. La rabbia dei cittadini e dei negozianti sta montando sempre di più, non sono da escludere sit-in di protesta. Ci si augura che il Comune e l’autorità giudiziaria provvedano a sbloccare la situazione nel minor tempo possibile.

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