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Ultras contro il caro biglietti, protesta davanti al Comune

Ultras contro il caro biglietti, protesta davanti al Comune

Prezzi troppo alti per assistere alle partite in curva

 

NAPOLI. «Settore popolare». Un monito, un obbligo. Il guppo degli Utras72 della curva B dela Napoli presidiano l'ingresso della sede del Comune di Napoli dove questa mattina si riunisce la commissione Sport per discutere anche dei lavori di restyling dello stadio San Paolo. Gli ultras mantengono uno striscione sul quale e' scritta la frase: Settore popolare, lo stesso esposto nla partita di sabato contro il Bologna. Contestano prezzo dei biglietti che il presidente ha imposto per le partite in casa nel settore della curva. Prezzi che partono dai 25 euro fino ad un massimo di 40 per la sfida contro il Milan e il Benfica di Champions League. La loro, fanno sapere, è una battaglia contro il caro prezzi. I fischi e le parole “pesanti” che arrivano dalla Curva B contro il presidente De Laurentiis fanno riferimento, non al calciomercato, come in molti pensano, ma alla circostanza che secondo i gruppi, «il presidente De Laurentis abbia violato anche la disposione che il Comune di Napoli aveva imposto per calmierare i prezzi del settore popolare che sarebbero dovuti arrivare al massimo a 15 euro». Ma l'aumento era già nell'aria quando c'è stata la campagna abbonamenti con un aumento del prezzo di curva. «Non ci fermeremo», fanno sapere gli ultras. Ne fanno una questione di principio perché ritengono che il Napoli sia della gente e del popolo che deve poter accedere allo stadio. 

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