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Comunali a Napoli, il Pd ora vuole accelerare sul candidato

Comunali a Napoli, il Pd ora vuole accelerare sul candidato

Accelerare. Questa la parola che si sente dire di più in queste ore attorno al Pd. Sono in tanti, all’interno del partito ma soprattutto tra le forze che i Dem hanno riunito al tavolo del centrosinistra, a chiedere che il partito faccia un passo avanti nel consolidare il patto con il Movimento 5 Stelle e soprattutto nella scrittura del programma e dell’individuazione di un candidato unitario. In queste ore il segretario metropolitano Marco Sarracino avrà alcuni incontri romani ed è pronto, in questa settimana, a partire con nuovi incontri prima interni al partito e poi, magari, allargati ai tavoli già insediati del “centrosinistra allargato” per rispondere alla richiesta di accelerazione figlia della candidatura di Antonio Bassolino. L’asso nella manica, per i Dem, resta la candidatura di Vicenzo Amendola, ormai ex ministro per i rapporti con l’Unione europea. Un nome di peso su cui i Dem proveranno ad accelerare in queste ore.

Più complicato, invece, fare a in modo che i tempi si stringano per quanto riguarda l’intesa con il Movimento 5 Stelle, alle prese con una spaccatura nazionale e con un base territoriale, guidata da Matteo Brambilla, contraria all’accordo con il Pd. Ma consolidare la coalizione e trovare sintesi sul candidato non sono gli unici nodi per la coalizione guidata dai Dem. Altro punto che il partito dovrà mettere al tavolo è quello della riduzione e dell’accorpamento di alcune liste, perché il Pd non vuole l’ “assembramento” (per usare un termine in voga in questi mesi) di liste che si è verificato alle elezioni Regionali. Ma il problema più grosso, al momento, è la compattezza della sinistra. La coalizione che prova a tenere insieme il Partito democratico è tutt’altro che fatta e nel frattempo nel centrosinsitra sono già due le candidature ufficializzate: Alessandra Clemente e Antonio Bassolino. Inoltre restano molto attivi l’avvocato penalista Domenico Ciruzzi e soprattutto il capo di Abc Sergio B. Da qui l’appello a “fare presto” che arriva ormai da tutto il centrosinistra al Partito democratico. L’ultimo richiamo alla velocità e alla compattezza e arrivato ieri da Articolo 1. «Il progetto politico tra Pd-M5S e sinistra va consolidato a partire dai livelli territoriali. Napoli può rappresentare in questo senso questo laboratorio politico innovativo», il coordinatore metropolitano del partito Francesco Dinacci che «ribadisce l'assoluta necessità di un centrosinistra allargato al M5S, al civismo e all'associazionismo più impegnato, per aprire un nuovo decennio di svolta».

Dinacci dà il suo cronoprogramma: «Il tavolo di coalizione deve proseguire il suo lavoro con un approfondimento serio innanzitutto sul programma. Solo così, dentro un perimetro politico ben chiaro, potrà iniziare un confronto serio per ricercare a guida più autorevole e riconosciuta dello schieramento democratico e progressista». Ed ecco l’argomento Bassolino, che si aggiunge a quello Clemente. Per Articolo 1 il centrosinsitra deve mettere in campo al più presto una proposta per poi provare a “recuperare” i candidati di centrosinistra già scesi in campo. «Occorrerà, presto, uscire dagli indugi sulle proposte che il nuovo centrosinistra schiererà per vincere la sfida. Se in queste ore vi sono proposte già in campo, anche oltre i partiti, che parlano al nostro schieramento, servirà nell'immediato un'iniziativa condivisa del tavolo politico ancora più incisiva e coraggiosa per determinare il massimo grado di coesione del nostro schieramento e verificare se queste disponibilità possano riconnettersi ad un percorso condiviso». Ed allora il richiamo al Pd si fa ancora più chiaro: «Sarebbe gravissimo - sottolinea Articolo 1- assistere ad elementi che possano produrre frammentazione nello schieramento democratico se si ha a cuore il futuro di Napoli, e sarebbe altrettanto insopportabile una fase troppo prolungata di attese, rinvii».

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