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21 Febbraio 2021 - 20:19
NAPOLI. Ancora chiuso al pubblico l’ascensore di Chiaia fermo da settembre scorso per lavori straordinari di manutenzione. Fatto sta che la riapertura tanto attesa a dicembre si è prorogata a gennaio, ed ora arrivati a febbraio si temono altri ritardi. Nell’ultima richiesta mossa a dicembre dal presidente Francesco de Giovanni della Prima Municipalità Chiaia- Posillipo San Ferdinando si dava per certa l’apertura entro febbraio e, precedentemente l’ente competente, ovvero l’Anm Azienda Napoletana di Mobilità, aveva comunicato in una nota la ripresa a gennaio, ma l’impianto di risalita che collega Chiaia a Monte di Dio, utilizzato quotidianamente seppure in regime di norne anti Covid, da centinaia di persone, non è mai tornato funzionate.
Slitta quindi a fine febbraio la possibile riapertura, sempre che non vi siano ulteriori complicazioni. Invero la struttura ha richiesto interventi corposi per l’ammodernamento dell’impianto giunto ormai al termine del suo ciclo di vita tecnico. I lavori iniziati il 12 ottobre scorso erano risultati indispensabili dopo trenta anni di attività, e hanno previsto, secondo quanto sottolinea in sintesi una nota di Anm “la rimozione completa e la sostituzione di argani, cabina, contrappeso ed altre parti in movimento, la sostituzione del quadro elettrico di comando e delle linee elettriche dell’ascensore, l’adeguamento dei dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa, l’installazione di un nuovo sistema di monitoraggio dell’impianto per la diagnostica di funzionamento dell’ascensore, la sostituzione delle cabine e delle porte di accesso, la realizzazione di nuove pulsantiere e indicatori di piano”.
Il risultato finale degli interventi sarà ovviamente un ascensore più moderno, rinnovato nelle sue strutture e adeguato ai più recenti standard di sicurezza previsti dalla normativa. ma l’attesa sta logorando gli utenti. Lavori indifferibili e urgenti, quindi, che però si sono prolungati più del previsto creando notevoli disagi ai viaggiatori e ai residenti. Ostacoli e rinvii a cui si sono aggiunte le procedure burocratiche che stanno ritardando ulteriormente la riapertura. Su tutto si acuisce la voce di protesta dei residenti perché a fare letteralmente le spese di questo grave disagio sono soprattutto, anziani, disabili e famiglie con bambini.
«Siamo veramente stanchi di dover sopportare questa situazione che dura da mesi e che ci impedisce già con il Covid di vivere una vita “normale” e serena. Chiediamo l’immediato ripristino degli ascensori» commentano. Al problema degli ascensori non ancora riattivati si aggiunge anche quello relativo alle scale di Monte di Dio diventate ormai ricettacolo di rifiuti, carta e plastica che non vengono rimossi da mesi. Due segmenti di una stessa retta che finiscono con il diventare problemi per i residenti e epr gli utenti. «Un altro colpo basso dell’Anm» dicono sui social coloro che usufruivano quotidianamente dell’ascensore «e sempre senza che nessuno si degni di darci spiegazioni».
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