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22 Febbraio 2021 - 18:25
Tragedia a Cortesano, in zona Maso Saracini, piccolo centro a pochi chilometri da Trento, dove un imprenditore agricolo di 39 anni, Lorenzo Cattoni, ha ucciso la ex moglie, Deborah Saltori, 42 anni, sembra utilizzando un'accetta e colpendola alla carotide.
L'omicidio tra le campagne dove l'uomo lavorava
Il femminicidio e' avvenuto nella campagna in cui l'uomo stava lavorando. L'allarme e' stato lanciato da un passante che ha notato il corpo dell'uomo agonizzante a terra. Ora il 39enne e' ricoverato in gravi condizioni intubato all'ospedale Santa Chiara di Trento.
L'allarme lanciato da un passante che ha visto il corpo dell'uomo a terra
L'uomo, che era agli arresti domiciliari a casa dei genitori a Nave San Rocco, a circa 15 chilometri da Trento, ma poteva assentarsi per lavorare , era gia' stato ammonito dal questore di Trento due volte per violenza domestica, anche nei confronti di una precedente compagna.
Solo pochi mesi fa Cattoni era stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Trento perche' negli ultimi quattro anni - avevano verificato gli investigatori - aveva piu' volte malmenato e vessato, fisicamente e psicologicamente la sua compagna, madre di quattro figli minori, di cui tre avuti da una precedente relazione.
I rilievi sono ancora in corso
Sul posto ci sono gli agenti della Squadra Mobile coordinati dal vicequestore Tommaso Niglio ed il pubblico ministero Carmine Russo.
Ferrara, trovata morta in casa con ferita alla testa
L'hanno trovata in casa con il cranio fracassato. Si fa strada l'ipotesi dell'omicidio per la morte della 50enne nel suo appartamento di Borgo San Giovanni di Bondeno nel ferrarese.
A occuparsi delle indagini i carabinieri di Ferrara e di Cento che hanno interrogato il convivente della donna, un 45enne bolognese, artigiano edile, separato e residente a Borgo San Giovanni.
E' stato lui a trovare questa mattina il corpo della compagna, che era divorziata e lavorava come operaia, e ad avvisare i carabinieri, andando in caserma attorno alle 8.45. Inutili i tentativi di soccorso, il personale del 118 ha potuto solo constatare il decesso della donna.
Genova, uccisa a coltellate: nelle prossime ore l'autopsia
E' fissata per le prossime ore l'autopsia sul corpo di Clara Ceccarelli, la donna di 70 anni uccisa a coltellate venerdì scorso all'interno del suo negozio di via Colombo a Genova. L'esame servirà anche a fare chiarezza sulla tipologia di arma utilizzata per compiere il delitto, un coltello che al momento non è ancora stato ritrovato
Questa mattina nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip l'ex compagno della donna, Renato Scapusi, 59enne arrestato con l'accusa di omicidio, ha ammesso il delitto nuovamente, come accaduto nelle ore successive il fermo, avvenuto venerdì in tarda serata quando dopo poche ore di ricerca era stato ritrovato in zona Galliera dalla polizia mentre tentava di togliersi la vita.
Nei suoi confronti è stata contestata la premeditazione ma l'uomo avrebbe detto di non aver portato con sé l'arma, sostenendo di averla trovata all'interno del negozio e di averla tolta dalle mani della donna, al culmine di una discussione, colpendola successivamente. Proprio sul coltello e sulla sua provenienza si concentrano gli accertamenti in queste ore.
Ceccarelli è stata uccisa con almeno 30 coltellate: dai primi riscontri le ferite riscontrate sul corpo della vittima potrebbero essere riconducibili ad una grossa arma da taglio, non del tipo da cucina, ma su questo aspetto si attendono chiarimenti dall'esito dell'autopsia.
Scapusi ha poi raccontato di aver gettato via l'arma nella fuga, ma senza ricordare dove.Nelle prossime ore verranno anche vagliate le immagini delle telecamere a circuito chiuso della zona, già poste sotto sequestro, per verificare la presenza di frammenti utili alle indagini.
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