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26 Febbraio 2021 - 00:30
NAPOLI. Stop momentaneo alle vaccinazioni per gli over 80 a Napoli. Le disponibilità di dosi della Pfizer si è assottigliata a causa dei tagli delle ultime settimane, e quelle rimanenti saranno usate per la somministrazione del richiamo al personale sanitario.
Per gli anziani si ripartirà mercoledì prossimo, mentre sono circa 9mila quelli che hanno già ricevuto il vaccino, quando dovrebbero arrivare altre 8.190 dosi di Pfizer. Da oggi, quindi, saranno effettuate le inoculazioni solo per il personale scolastico con il siero AstraZeneca.
«Scontiamo la mancanza di un numero adeguato di vaccini Pfizer rispetto alle adesioni alla campagna vaccinale - spiega il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva - . Le dosi disponibili, e parte di quelle che arriveranno, fino al 17 marzo saranno iniettate a chi ha già fatto la prima». Il manager spiega che si ripartirà mercoledì prossimo e fino al 5 ci saranno mille convocati al giorno: «Abbiamo bisogno di un numero adeguato di dosi fornite per proseguire a ritmo sostenuto.
Per il personale scolastico invece, vista la disponibilità di fiale Astrazeneca, abbiamo programmato la vaccinazione di 2.500 persone al giorno per completare questa categoria e passare alla fase successiva».
LA RICHIESTA DELLA CGIL.
Intanto, il segretario campano dello Spi-Cgil, Franco Tavella, sottolinea che «la campagna vaccinale per gli ultraottantenni in Campania non è del tutto soddisfacente. Ad oggi infatti, dei 307mila ultra80enni campani, solto 190mila si sono registrati sulla piattaforma. Centodiecimila anziani che hanno, quindi, diritto alla vaccinazione non hanno fatto accesso alla procedura».
A questo punto, dice Tavella, «i tratta di capire, come intercettare e coinvolgere una così ampia platea che ha notoriamente un grado di rischio molto elevato. Riteniamo urgente, utile ed opportuno che si recuperi un ruolo attivo e protagonista dei Comuni, dei medici di famiglia e delle Asl. Gli uffici anagrafe comunale delle Asl e dei Comuni hanno, infatti, disponibili i dati sufficienti per interloquire con i numerosi anziani non ancora prenotati».
L’esponente sindacale ricofrda che «la sovente condizione di solitudine che interessa molti ultraottantenni potrebbe determinare una mancanza di informazione adeguata che permetta loro di accedere alla campagna vaccinale.
Si aggiunga, inoltre, che la procedura informatica può rappresentare un ostacolo per i tanti anziani privi di smartphone o di computer».
Per questo, dice Tavella, «lo Spi Cgil ha già messo a disposizione le proprie strutture per aiutare gli anziani in difficoltà, sarebbe opportuno che si affiancasse a questa nostra iniziativa un protagonismo istituzionale che veda presenti i Comuni, con i propri uffici anagrafe e i propri servizi sociali e le Asl che, unitamente ai medici di medicina generale, sono in possesso delle anagrafi sanitarie. Occorre quindi una vera e propria mobilitazione istituzionale».
L’APPELLO DELL’ORSA.
Il tutto mentre il segretario regionale del sindacato Orsa Michele Formisano, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e al presidente della commissione ai Trasporti del consiglio regionale, Luca Cascone, chiede l’inserimento «dei lavoratori del trasporto pubblico locale tra quelli da vaccinare il più velocemente possibile contro il Covid.
Ad oggi, tuttavia, nonostante un riconoscimento di fatto, da parte delle istituzioni del ruolo strategico ricoperto da codesti lavoratori, ancora non sono stati ricompresi tra quelle categorie essenziali alle quali attribuire una priorità nella somministrazione volontaria del vaccino».
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