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07 Marzo 2021 - 07:00
NAPOLI. L’Eav (Ente Autonomo Volturno) gli aveva dato fiducia, nominandolo addetto alla manutenzione dei bus nel deposito di via Nuova Agnano (nella foto), ma lui l’aveva tradita rubando il gasolio dai serbatoi degli automezzi.
Così, al termine di indagini a tempo di record dei poliziotti della squadra giudiziaria del commissariato Bagnoli, il gip del tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Sabatino Nappi, 45enne di Monte di Procida, e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un altro dipendente dell’ex Circumvesuviana e di un impiegato di una società esterna. A questi ultimi viene contestato il reato di truffa per aver l’uno strisciato il badge di presenza all’altro, attestando così falsamente alcune ore di lavoro.
La vicenda ha avuto inizio quando all’Eav si sono accorti che mancavano circa 240 litri di carburante all’appello e così è partita una denuncia alla polizia, che nell’arco del mese di ottobre dell’anno scorso è risalita al presunto responsabile.
Il quale, sapendo che all’interno del capannone del deposito non c’era un impianto di sorveglianza, vi entrava chiudendosi alle spalle le porte scorrevole. Poi, servendo si di un innaffiatoio e di un tubo di gomma, “succhiava” il gasolio dagli autobus parcheggiati e lo collocava nelle taniche che si era portato Gli investigatori per incastrare il ladro hanno piazzato nel deposito 9 telecamere che hanno ripreso le scene dei furti il 4, l’11, 18 e il 24 ottobre.
Nei filmati si vede arrivare un uomo a bordo della macchina di Sabatino Nappi, poi riconosciuto dagli addetti al portierato dell’azienda. Il bottino ammonta a circa 70 euro per ogni prelievo e ci si chiede se il gioco valeva la candela, a parte ogni considerazione morale e giuridica.
Nel corso delle indagini i poliziotti del commissariato Bagnoli si sono imbattuti in un altro reato, commesso in concorso da V.G., 55enne di Giugliano, e F.R., 63enne di Napoli e unico già noto alle forze dell’ordine, in quanto gravemente indiziati di truffa.
I poliziotti, attraverso le riprese video, hanno documentato lo stratagemma utilizzato da F.R.per guadagnare di più con la complicità dell’amico. Quest’ultimo ha utilizzato il badge dell’altro per attestarne falsamente la presenza sul posto di lavoro. Nelle registrazioni di una delle 9 telecamere piazzate nel deposito si vede il 55enne che regolarmente timbra il proprio cartellino e poi utilizza un altro badge. Non proprio assenteismo ma quasi
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