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13 Marzo 2021 - 13:27
Nove fendenti ai polmoni non hanno lasciato scampo a Ornella Pinto, 40 anni, uccisa dal compagno all'alba di oggi a Napoli con 12 coltellate. L'uomo, Pinotto Iacomino, 43 anni, proprietario di un albergo a Napoli, si è dato alla fuga, costituendosi ore dopo alla stazione dei carabinieri di Montegabbione, in provincia di Terni. La coppia ha un figlio.
A dare l'allarme una telefonata, forse un vicino di casa, intorno alle 4 della scorsa notte, preoccupato per la violenza della lite in corso tra i due. Una volta giunti sul posto, in via Filippo Cavalino, gli agenti hanno trovato la donna in un lago di sangue, mentre dell'uomo non c'era già traccia. Immediati sono scattati i soccorsi. La donna è arrivata, già in codice rosso e in pericolo di vita, all'ospedale Cardarelli, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico da parte delle équipe del Trauma Center e di Chirurgia Toracica. Purtroppo non ce l'ha fatta.
«Ho ucciso mia moglie a Napoli» avrebbe Iacomino detto ai militari di Terni, dove si è presentato intorno alle 7 di questa mattina dopo aver viaggiato a bordo della propria auto per alcune ore. Al momento è trattenuto in caserma, in attesa che sia sentito dalla procura di Terni alla presenza del magistrato di turno e dei carabinieri del nucleo investigativo.
Ornella Pinto, lascia un bimbo di 4 anni. Nei confronti del compagno gli inquirenti ipotizzano il reato di omicidio volontario. Gli investigatori, dopo avere sequestrato il cellulare della vittima e dell'uomo, stanno adesso ascoltando familiari, parenti, vicini di case e amici della coppia.
Intanto c'è sconcerto e dolore tra gli abitanti di via Cavolino, nel quartiere di San Carlo all'Arena, a Napoli. I due, secondo quanto riferiscono i vicini della coppia, apparivano come una coppia tranquilla e senza particolari problemi.
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