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Rapina al supermercato, morto il titolare<br>Arrestati i due carabinieri-banditi

Rapina al supermercato, morto il titolare<br>Arrestati i due carabinieri-banditi

Non ce l'ha fatta Pasquale Prisco, il 28enne titolare dell'attività

In manette Claudio Vitale, 41enne di Cercola, e Jacomo Nicchetto, 33enne di Chioggia

Visita di cordoglio del generale De Vita ai familiari della vittima: traditi i valori dell'Arma

OTTAVIANO. È morto Pasquale Prisco, 28 anni, proprietario del supermercato e protagonista, assieme a suo fratello e a due dipendenti del locale di un inseguimento sfociato in una sparatoria cruenta sulla strada statale 268. L’uomo ha ricevuto tre proiettili all’addome ed è morto all’ospedale di Sarno, dove era stato operato. Ad un dipendente, invece, è stata asportata la milza all’ospedale di Nola: ha il fegato spappolato e problemi al rene. Autori della sanguinosa rapina sfociata in tragedia sono due carabinieri: Claudio Vitale, 41 anni, di Cercola, e Jacomo Nicchetto, 33enne di Chioggia, entrambi in forza al Battaglione Mestre e già trasferiti in un istituto penitenziario-ospedaliero di Salerno. I due militari da tempo non ricoprivano più mansioni investigativo-operative. Stazionarie le condizioni delle nove persone rimaste ferite durante le fasi della rapina al supermercato e il successivo inseguimento sulla 268. Oltre la vittima, Pasquale Prisco, anche il fratello Donato, 24 anni, è all'ospedale di Nocera Inferiore. Feriti tre dipendenti del supermercato: Antonio Susini di 33 anni; Pasquale Mellone di 25 e Gaetano Mastellone pure lui 25enne. Anche due romeni, dipendenti di un altro market riconducibile ai Prisco, rispettivamente di 29 e 27 anni, sono rimasti feriti e sono ricoverati nell'ospedale di sarno. Infine, ferito all'addome Biagio Bifulco, 43 anni, anche lui dipendente dell'altro market gestito dai Prisco. Secondo fonti investivative il bottino della rapina sarebbe stato trovato e rappresenta uno degli elementi a carico dei due carabinieri-rapinatori, insieme alla divergenza e le contraddizioni nei loro racconti. Maggiore chiarezza sulla vicenda avverrà dalla ricostruzione attraverso le immagini delle telecamere all'interno dell'esercizio commerciale, che vengono ora passate al setaccio dai carabinieri. In serata il comandante provinciale dei carabinieri, generale Antonio De Vita, si è recato dai familiari della vittima per esprimere il cordoglio personale e dell'Arma dei carabinieri: hanno tradito i nostri valori

 

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