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Choc a Napoli, muore anziano ricoverato: parenti assaltano l'Ospedale del Mare

Choc a Napoli, muore anziano ricoverato: parenti assaltano l'Ospedale del Mare

Una dottoressa aggredita, sul posto gli agenti del commissariato di Ponticelli

Una dottoressa aggredita dai parenti di un anziano paziente deceduto in mattinata dell'Ospedale del Mare. Sono dovuti intervenire sul posto gli agenti del commissariato di Ponticelli per placare gli animi e riportare l’ordine. Stando a quanto ricostruito anche da Fanpage.it, i familiari dell’uomo avevano raggiunto l'ospedale per "vendicarsi" per la morte dell'uomo, le cui condizioni di salute sarebbero migliorate nei giorni scorsi tanto da essere messo in dimissione. 

I responsabili dell’aggressione sarebbero stati identificati, la loro posizione è al vaglio degli investigatori. Per la dottoressa sette giorni di prognosi. L'uomo, a quanto si apprende, era ricoverato da diverso tempo e in condizioni molto gravi.

L'arrivo dei parenti - si legge ancora su Fanpage.it - in ospedale è stato ripreso in un video, girato da uno di loro col cellulare. 

Nelle immagini, poi diffuse sui social network, si vedono diverse persone che entrano nella struttura insultando i sanitari e passando anche davanti alla guardie giurate.

L’uomo che gira il video urla, chiede di parlare col primario e ripete che il nonno è morto per colpa di un'assistenza non adeguata. Nel video si vede anche un ragazzino che prende a calci una porta.

Il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, ha commentato così l'episodio:

«Non entriamo nel merito della vicenda, su cui abbiamo chiesto delucidazioni alla direzione per capire i motivi del decesso ma troviamo assurdo che delle persone assaltino un ospedale, per giunta filmandosi e prendendosela in modo violento con la struttura e il personale.

Comprendiamo il dolore per la perdita di una persona cara ma la violenza non è mai giustificata, soprattutto in un luogo pubblico, a maggior ragione se si tratta di una struttura ospedaliera che è a servizio dei cittadini e che serve per curare pazienti e combattere la pandemia.

Se qualcuno ha sbagliato ne risponderà nelle sedi giudiziarie ma fare i raid punitivi negli ospedali è inaccettabile».

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