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20 Marzo 2021 - 06:15
URLA E INSULTI
NAPOLI. Le urla li hanno preceduti così come gli insulti ai medici e ai sanitari che lavorano all’Ospedale del Mare. A testimoniare quello che è accaduto c’è un video che gli stessi protagonisti hanno cominciato a girare ancora prima di entrare in ospedale, e ci sono i sette giorni di prognosi per una dottoressa che è stata ggredita in reparto. Si tratta di un gruppo di giovani che è entrato urlando nella struttura sanitaria di Ponticelli dopo la morte del loro nonno chiedendo di vedere il primario.
IRRUZIONE MOSTRATA IN UN VIDEO
L’irruzione è stata mostrata in un video, diventato virale nel giro di poche ore, postato dagli stessi giovani su Internet. Nelle immagini, si vede il gruppo attraversare un corridoi dell’ ospedale gridando che il nonno «stava bene» tanto che «doveva essere dimesso». E sempre urlando il gruppo si è fatto “largo” fra vigilantes che nonsono intervenuti e pazienti che, si vede chiaramente, corrono via lungo i muri per evitare di scontrarsi con il gruppo di pazienti “affranti”. Il video mostra anche altri parenti dell’anziano morto che piangono e poi per sfogare la propria rabbia sferrano calci alle porte e sui muri. Scene di guerriglia urbana che male si accoppiano con quelle di una struttura sanitaria. Scene sulle quali la Procura vuole vederci chiaro avviando un’inchiesta e sequestrando la salma per disporne l’autopsia.
LA DIRETTA FACEBOOK
Infatti una volta identificato l’uomo che ha “guidato l’assalto” all’ospedale, si è visto che in una diretta Facebook del 18 febbraio scorso, aveva preannunciato quanto poi accaduto «se le cose si fossero messe male» per il nonno. «Non entriamo nel merito della vicenda su cui abbiamo chiesto delucidazioni alla direzione per capire i motivi del decesso, ma troviamo assurdo che delle per sone assaltino un ospedale, per giunta filmandosi e prendendosela in modo violento con la struttura e il personale» ha detto il consigliere regionale della Campania Francesco Borrelli commentando il video sulle urla dopo la morte del nonno. «Abbiamo inviato - spiega Borrelli - una nota alla direzione dell’ospedale per chiedere ulteriori notizie sulla vicenda e se le persone coinvolte nell’aggressione siano state identificate e denunciate. Comprendiamo il dolore per la perdita di una persona cara ma la violenza non è mai giustificata, soprattutto in un luogo pubblico, a maggior ragione se si tratta di una struttura ospedaliera che e' a servizio dei cittadini e che serve per curare pazienti e combattere la pandemia. Se qualcuno ha sbagliato ne risponderà nelle sedi giudiziarie ma fare i raid punitivi negli ospedali è inaccettabile».
UNA DOTTORESSA AGGREDITA
Inoltre una dottoressa che stava in reparto è stata aggredita dai parenti dell’anziano deceduto nella mattinata di ieri tanto da richiedere la presenza e l’intervento degli agenti del commissariato di Ponticelli. Stando a quanto ricostruito, i familiari avevano raggiunto l’ospedale per “vendicarsi” per la morte del nonno, le cui condizioni di salute, sempre secondo i parenti, sarebbero migliorate nei giorni scorsi tanto da essere messo in dimissione. Dai medici si sa invece che le condizioni dell’uomo erano «molto gravi» ed era ricoverato da tempo. I responsabili sono stati identificati e la direzione dell’Ospedale del Mare ha già annunciato che procederà legalmente nei loro confronti. La dottoressa, refertata nello stesso ospedale, ha avuto sette giorni di prognosi. Intanto la salma è stata sequestrata ed è stata aperta un’indagine dalla Procura.
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