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La mala del Bronx all’angolo, il narcos dei Silenzio si pente

La mala del Bronx all’angolo, il narcos dei Silenzio si pente

La mossa del capopiazza è arrivata nonostante fosse a piede libero. Antonio Costabile, detto “l’acerrano”, a colloquio con i pubblici ministeri

NAPOLI. Un nuovo tsunami giudiziario è pronto ad abbattersi sulla mala del Bronx di San Giovanni a Teduccio.

Uno degli emergenti ras del clan Silenzio, Antonio Costabile, alias “l’acerrano”, 28 anni e una sfilza di informative di polizia giudiziaria che lo collocano come figura al vertice della temibile cosca, ha da pochi giorni deciso di collaborare con la giustizia.

Una mossa tanto inattesa quanto clamorosa: non foss’altro che il pentimento del rampollo è maturato a piede libero e in circostanze ancora non del tutto chiare. Il suo ultimo arresto per droga risale infatti al novembre del 2018.

Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, tant’è che il capopiazza aveva già da diverso tempo lasciato il carcere. Negli equilibri interni all’organizzazione qualcosa dev’essersi però rotto: una frattura insanabile, acuita forse da una serie di intimidazioni, che ha spinto Costabile a lanciarsi tra le braccia dei magistrati della Dda.

Antonio Costabile, stando alle pochissime indiscrezioni fin qui trapelate, è stato sottoposto già a diversi interrogatori e le informazioni che è stato in grado di fornire hanno portato all’esecuzione di alcune brillanti operazioni di polizia in zona, tra cui la cattura di un noto broker della droga dell’hinterland vesuviano sorpreso di recente con un importante quantitativo di stupefacente. Il profilo criminale dell’“acerrano” è da tempo noto agli investigatori che monitorano gli ambienti di mala di Napoli Est.

Nonostante la relativamente giovane età, Costabile è infatti considerato uno degli uomini di massima fiducia dei boss del clan Silenzio, oltre che responsabile di una florida attività di spaccio nelle piazze attive all’interno del complesso popolare del Bronx di San Giovanni a Teduccio.

Non a caso quando è stato arrestato l’ultima volta - era il 6 novembre del 2018 - gli uomini della polizia di Stato l’avevano bloccato mentre si dava un gran da fare con lo smercio di dosi proprio davanti all’abitazione del ras Francesco Silenzio.

Quest’ultimo è attualmente detenuto e sta scontando una condanna pesantissima, seppur non definitiva, per un grave fatto di sangue.

fratelli di “Franco” Silenzio sono però tutti a piede libero e la decisione di Costabile di collaborare con la giustizia potrebbe causare non pochi “turbamenti” alle loro attività criminali.

L’effettiva portata delle sue dichiarazioni è però ancora tutta da soppesare: inquirenti e investigatori per il momento hanno deciso di dargli credito e alcuni riscontri non si sono fatti attendere. Intanto alcuni dei familiari di Costabile sono stati prelevati dal Servizio centrale di protezione e trasferiti in località protetta.

Stando ai più recenti e accreditati rumors investigativi, il gruppo Silenzio è attualmente il clan più temibile e in forza, sia dal punto di vista militare che economico, di tutto il quartiere.

Dopo la rottura con la famiglia Formicola, da qualche tempo allontanata dal Bronx e confinata al Parco Vitale, i Silenzio avrebbero infatti preso possesso della gestione di gran parte degli affari criminali in zona, spingendosi dunque ben oltre i confini del ghetto di via dell’Alveo Artificiale.

Proprio sulle prolifiche basi di spaccio della cosca il neo pentito sta già fornendo i primi inediti retroscena.

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