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22 Marzo 2021 - 13:18
NAPOLI. Rimossi due manufatti abusivi a Napoli, un murales sito in Via Ianfolla nel quartiere di Piscinola, che commemora Vincenzo Di Napoli, affiliato al clan Lo Russo, ucciso il 9 dicembre 2015 in un agguato di camorra, e un "altarino" in un'area di interesse archeologico nei Quartieri Spagnoli che ricorda Gennaro Verrano, ucciso il 30 novembre 2017 durante una lite.
«Il programma di interventi, avviato a seguito di operazione concordata in apposito tavolo tecnico, in ottemperanza agli esiti del Comitato ordine e sicurezza pubblica dell'area metropolitana del 4 marzo scorso - spiega la Prefettura in una nota - proseguirà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, con la finalità di ripristinare il rispetto della legalità con la progressiva rimozione di manufatti o altri simboli che insistono abusivamente sulla pubblica via, ferma restando l'eventuale sussistenza di specifici reati».
«In questi giorni si sta lavorando, con gli operatori di Napoli Servizi, alla rimozione di alcuni manufatti e alla copertura di scritte riconducibili a queste tematiche» è il commento dell'assessore comunale alla sicurezza e Polizia locale Alessandra Clemente.
«I volti di questi giovani morti ammazzati vanno tolti dalla strade ma poi vanno disegnati nelle nostre stanze, nelle stanze delle istituzioni perché questi ragazzi vanno protetti in vita, per non consegnare loro come destino il carcere o una bara. Non ci devono essere altarini consolatori, ma avere vivi i nostri giovani. È un dovere togliere quei segni del potere ma lo è anche fare molto di più affinché si spezzi quell’eredità criminale che di maschio in maschio si trasmette nelle famiglie del sistema» conclude la Clemente.
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