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24 Marzo 2021 - 18:37
LA PERQUISIZIONE A CAPODICHINO
Un decreto di perquisizione è stato eseguito dagli agenti della Squadra mobile di Napoli e della Polizia di frontiera aerea di Napoli Capodichino nei confronti di 13 persone, impiegate a vario titolo in società di services operanti in ambito aeroportuale.
70 DENUNCE DI FURTO IN STIVE DI VOLI LOW COST
L'attività, eseguito nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura di Napoli, ha permesso di recuperare diversi beni oggetto di precedenti denunce. Le indagini sono scattate infatti a seguito di circa 70 denunce di furto su bagagli da parte di passeggeri in arrivo e in partenza dallo scalo partenopeo negli anni 2019 e 2020. I furti, prevalentemente operati all'interno delle stive degli aerei di compagnie low cost, hanno riguardato in particolare i cosiddetti bagagli "disguidati", cioè inizialmente dichiarati come "a mano" e che, per motivi di policy della compagnia aerea (ad esempio riempimento delle cappelliere), in extremis e nel corso delle operazioni di imbarco vengono destinati alle stive, rendendo così difficoltoso da parte del passeggero il recupero di oggetti di valore lì conservati.
LE MISURE CAUTELARI
Stamattina, inoltre, personale della Polizia di Frontiera di Napoli Capodichino, all'esito di un'altra indagine, ha eseguito la misura cautelare dell'obbligo di dimora nei confronti di un dipendente del "duty free" che si trova nell'area partenze dello scalo partenopeo.
In seguito a numerose denunce di furto presentate dal responsabile dell'esercizio commerciale, è stata avviata una attività di indagine, coordinata dalla Procura di Napoli, che ha consentito di individuare e identificare l'autore dei furti in un addetto alle vendite che, eludendo i controlli e approfittando del proprio incarico, rubava la merce dal negozio per poi rivenderla anche ad altri dipendenti aeroportuali.
DENUNCIATI ANCHE DUE PASSEGGERI
Nel corso delle indagini sono stati denunciati due passeggeri e tre dipendenti aeroportuali, ritenuti autori di alcuni furti occasionali ai danni del Duty free. I furti, perpetrati nel periodo compreso tra marzo e dicembre 2020 e aventi ad oggetto profumi o vini di pregiato valore, ammontano a circa 30mila euro.
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