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26 Marzo 2021 - 13:45
Richieste di restituzione di anni di indennità, con cifre a 5 zeri, stanno arrivando ai medici del 118 della Campania da parte delle aziende sanitarie. Una richiesta che si accompagna alla sospensione della remunerazione aggiuntiva, percepita dal 1999 dai medici dell'ex guardia medica che sono transitati alla nuova funzione di emergenza sanitaria territoriale 118.
«Siamo già sottopagati e ci chiedono la restituzione dell'indennità, stanno arrivando lettere ai colleghi con la richiesta di restituire anche 100mila euro». Lo denunciano le principali single sindacali dei medici, nella conferenza stampa online “118 sotto attacco". Già nei giorni scorsi i medici avevano sospeso lo sciopero previsto per il 26 marzo.
«Dal 1999 noi medici percepivamo un'indennità oraria di 5,16 euro, erano 10mila lire allora - aggiungono i sindacati - Ora le Asl ci chiedono di ridare indietro questa indennità perché indebitamente corrisposta. Ma per alcuni potrebbe significare dove restituire anche 100mila euro».
I sindacati hanno ricordato che solo nel 2020 sono stati 20mila gli «interventi a casa» del 118 «che hanno evitato l'affollamento dei pronto soccorso», sottolineano. Sono 320 i camici bianchi del 118 della Campania «oggetto della vertenza, 60 con l'Asl Napoli 1», precisano le organizzazioni sindacali. A questo punto l'auspico dei medici del 118 è di poter attivare un tavolo di confronto con Regione.
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