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17 Novembre 2016 - 15:24
Nei guai una coppia 40enne di Napoli, il Dna ha svelato il “trucco": lui aveva dichiarato che la figlia fosse il frutto di una relazione extraconiugale
Pur di avere in adozione una neonata, una coppia di ultra 40enni, ha raccontato che la bimba era il frutto di un'infedeltà del marito, ma l'analisi del Dna ha smascherato il raggiro. A scoprire la truffa gli agenti dell'unità operativa Tutela minori della polizia municipale di Napoli, coordinati dalla locale procura presso il tribunale per i Minorenni. Le indagini sul falso riconoscimento sono scattate dopo una segnalazione che informava la procura per i minorenni dell'improvvisa "comparsa" di una neonata nella casa della coppia residente nel Napoletano. Una delicata attività investigativa ha permesso di appurare che i coniugi avevano presentato domanda di adozione al tribunale per i Minorenni. L'uomo aveva dichiarato di aver avuto una relazione extraconiugale con una donna dalla quale era nata la piccola, che la moglie aveva perdonato l'infedeltà ed accolto la bambina nella sua famiglia con il consenso della madre naturale. Le prove acquisite hanno consentito, in tempi brevi, ai magistrati di allontanare la minore dal nucleo familiare e, una volta esclusa la paternità attraverso la prova del Dna, di dichiarare la bambina adottabile. E' probabile che la neonata sia stata comprata da qualche donna di etnia rom.
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