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17 Novembre 2016 - 19:32
Oltre cinque ore di camera di consiglio prima della lettura del verdetto. Secondo i magistrati della Dda di Napoli, Cosentino era il referente del clan dei Casalesi in politica
L'ex sottosegretario dell'Economia e coordinatore regionale campano del Pdl, Nicola Cosentino, è stato condannato a 9 anni di carcere e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per concorso esterno in associazione camorristica. La sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere è stata pronunciata dopo una lunga camera di consiglio, durata oltre 5 ore. Cosentino ha seguito in aula l'ultima udienza del lungo processo Eco4, dal nome della società che si occupava della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in diversi comuni del Casertano, che si è aperta con la replica del pm Alessandro Milita e le contro repliche degli avvocati Stefano Montone e Agostino De Caro. Poi la lunga camera di consiglio, infine la lettura della sentenza, per giungere alla quale sono state necessarie oltre 140 udienze. Secondo i magistrati della Dda di Napoli, Cosentino sarebbe stato il referente del clan dei Casalesi in politica. In questo processo l'ex coordinatore regionale di Fi era l'unico imputato che rispondeva di un unico reato. Attualmente Cosentino è agli arresti domiciliari in provincia di Isernia, ma ha scontato la carcerazione preventiva per oltre due anni. Nel marzo 2013 si consegnò al carcere di Secondigliano, a Napoli, quando si sciolsero le Camere e terminò il suo mandato elettorale.
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