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Dennis si uccide davanti casa a 20 anni. La tragedia ed il dolore

Dennis si uccide davanti casa a 20 anni. La tragedia ed il dolore

MARIGLIANELLA. Tragedia a Mariglianella: si toglie la vita a soli 20 anni. Dennis P., questo il nome del ragazzo, conosciuto da tutti nel piccolo paesino: si è impiccato sull'uscio di casa nel cuore della notte.

LA MADRE HA TROVATO IL CORPO

A trovare il suo corpo esanime e penzolante è stata la madre che, preoccupata per il mancato rientro, era uscita con la speranza di vederlo rincasare. Inutili le disperate richieste di aiuto e l'arrivo dei soccorritori che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del ragazzo. La notizia si è diffusa nel piccolo paesino e nei comuni viciniori con grande velocità, gettando tutti nello sconforto.

MIGLIAIA I MESSAGI DI CORDOGLIO

Migliaia i messaggi di cordoglio e tanta la commozione per la tragica morte di quel ragazzo che appariva forte e scanzonato, nascondendo dentro un inferno di solitudine e dolore. «Voglio ricordarti così. Non mi importa cosa le persone dicano di te – scrive in una struggente lettera la cugina – Voglio ricordarti nei nostri momenti. Quando da bambini giocavamo nello “sgabuzzino”, il nostro posto. Lo stesso da cui sto scrivendo ora e che è divenuto il mio rifugio. Sei sempre stato uno che dalla vita fuggiva, in qualsiasi modo. Eri sfuggente. Non era semplice muoversi con la tua stessa velocità. Ti chiedo scusa se non sono stata abbastanza veloce. Tu eri il mio fratello minore ed eri speciale. La gente deve saperlo».

ERA ANDATO AL NORD PER CERCARE LAVORO

Aveva fatto tante volte a pugni con la vita, con se stesso e con quel futuro che sembrava sempre così lontano per poter essere afferrato. Aveva tentato di raggiungerlo con la valigia in spalla, diretto verso il Nord per cercare lavoro. Poi un anno fa era tornato a casa, con i problemi di sempre: la mancanza di lavoro, di stimoli, di speranze.

LA DROGA LO STAVA SPEGNENDO LENTAMENTE

Poi la droga, che lo stava portando a spegnersi lentamente. In silenzio. Nell'indifferenza generale di quella stessa società che oggi piange la sua scomparsa. Una sciagura annunciata, purtroppo non la prima nel suo genere, che riaccende i riflettori sul grave disagio giovanile che si vive in questi territori vuoti, aridi, spenti, dove crescere e sognare si fa sempre più difficile.

PERICOLI PSICHICI NEI GIOVANI

Si parla dei pericoli psichici nei giovani, derivanti dall'isolamento forzato a causa della pandemia. Ma in questi territori, la verità è che un certo tipo di solitudine è ben più vecchia e radicata dell'isolamento da restrizioni. È la solitudine data dalla totale latitanza dei servizi sociali, della mancanza di politiche di contrasto al disagio giovanile, da una stasi istituzionale e da un vuoto programmatico. I giovani qui sembrano non interessare a nessuno.

NON CI SI CURA DELLA LORO CRESCITA

Non ci si cura della loro crescita emotiva né culturale, non si ascoltano bisogni e fragilità e troppo spesso i giovani finiscono con il tentare di riparare le loro anime dolenti, in finti “rifugi”, tanto seducenti quanto infimi: le dipendenze. Un grido disperato e muto che nessuno accoglie, che a nessuno interessa. 

In foto: Dennis e una sua frase su Facebook prima di togliersi la vita 

 

 

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