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Trovato morto all'ippodromo, la famiglia: vogliamo la verità

Trovato morto all'ippodromo, la famiglia: vogliamo la verità

Cos’è successo veramente a Salvatore Ciotola? È rimasto vittima di un malore o di un infortunio sul lavoro? Chiedono che sia fatta piena luce sulla tragica vicenda la moglie e i due figli dell’artiere ippico di 61 anni di Napoli, trovato senza vita all’interno di un’area dedicata all’addestramento dei cavalli dell’ippodromo di Agnano il mattino di lunedì 29 marzo.

Si attende l’esito della perizia autoptica disposta, tramite il pubblico ministero di turno, Federica D’Amodio, dalla Procura di Napoli, che ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, al momento contro ignoti: l’autopsia, fondamentale per chiarire le cause del decesso, è stata effettuata mercoledì 31 marzo e ora il medico legale incaricato avrà 60 giorni per depositare le sue conclusioni.

Ciotola, fatalità omonimo ma non legato a rapporti di parentela diretta con il giovane di 32 anni che dieci anni fa, nell’ottobre del 2011, ha perso la vita nello stesso ippodromo investito dall’auto di giuria durante una corsa ippica, lavorava da sempre nel mondo dei cavalli come artiere ippico, attività per la quale era molto noto e apprezzato nel settore. Aveva collaborato con scuderie importanti, come la Selleria Ferro, e ora operava per una società subappaltatrice che svolgeva attività e servizi all’interno della struttura di Agnano.

A dare l’allarme, attorno alle 10 del mattino di lunedì scorso, due suoi colleghi che, venendo il cavallo che Ciotola negli ultimi giorni stava cercando di addomesticare aggirarsi libero nel recinto dove si addestrano gli animali, si sono insospettiti, si sono messi a cercarlo e l’hanno rinvenuto riverso al suolo, esanime, e con il volto segnato da numerose ferite compatibili con una caduta da cavallo. Sono stati allertati i soccorsi, ma al loro arrivo i sanitari non hanno potuto che constatarne la morte.

I familiari di Ciotola, per fare chiarezza sulla vicenda e su eventuali responsabilità dei datori di lavoro, attraverso il consulente legale Luigi Cisonna, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., che ha subito richiesto di acquisire tutta la documentazione disponibile per dare innanzitutto il proprio contributo a chiarire la dinamica dei fatti, in stretta collaborazione con l’avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere Vincenzo Cortellessa.

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