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14 Aprile 2021 - 06:15
Botte da orbi in via Antesaecula, tensione alle stelle nel rione. IL CASO Adolescenti gambizzati, indagini su un gruppo con base a Materdei
NAPOLI. Un’altra scazzottata tra gruppi di giovani in via Santa Maria Antesaecula, avvenuta alcune sere fa, ha riacceso i fari sul ferimento dei due minorenni ai Vergini del 6 aprile scorso. Le indagini vanno avanti a spron battuto e starebbe gradualmente venendo fuori che l’aggressione subita dalle vittime sarebbe una vendetta mascherata da rapina. Alla base potrebbe esserci una lite pregressa con altri coetanei, probabilmente di un quartiere diverso. N.G.M. e R.M. sono delle Case Nuove e gli investigatori tra le prime domande chiesero come mai si trovassero di notte nel Rione Sanità. «Stavamo facendo un giro in moto», è stata la risposta cui è seguita ovviamente una multa per violazione alle norme anti Covid. Era l’una infatti (tra lunedì e martedì della scorsa settimana) quando N.G.M. e R.M., 15enne e 14enne delle Case Nuove, sono stati aggrediti da una mini gang di giovanissimi che volevano sottrarre loro lo scooter. Ma la reazione delle vittime è stata tale che ha impedito il colpo, aprendo la strada però a una vendetta dei baby malviventi. Uno di essi ha estratto una pistola e ha fatto fuoco due volte: un proiettile ha centro il più grande alla gamba destra, un altro all’arto inferiore sinistro il più piccolo. Entrambi curati all’ospedale dei Pellegrini, sono stati dimessi all’alba con prognosi tra i 12 e i 15 giorni. Ecco il racconto di N.G.M. e R.M., che sono incensurati e hanno dato la stessa versione dei fatti ai carabinieri, tranne che per un particolare: hanno indicato strade diverse. Circostanza che potrebbe significare tutto o niente: non essendo originari del rione Sanità, potrebbero essersi imbrogiati sui nome delle vie. Manca anche il riscontro dei bossoli dei proiettili, che i militari dell’Arma non hanno trovato. Tutto ciò però non induce ancora gli investigatori a dare per certo che la coppia di ragazzini si sia inventata la rapina per nascondere chissà cosa. Purtroppo un aiuto alle indagini non lo hanno fornito le immagini delle telecamere private delle zone, subito acquisite e che negli uffici della compagnia Stella hanno vagliato attentamente. L’oscurità comunque, impedisce sempre di effettuare un riconoscimento dei responsabili in tempi rapidi. Dopo l’episodio di Materdei, dove due gruppi di giovanissimi se la sono data di santa ragione due giorni dopo il ferimento dei minorenni, l’ipotesi al momento maggiormente presa in considerazione è che il fenomeno si stia allargando grazie ad appuntamenti presi via social per chiariamenti, scazzottamenti e anche eventuali rivincite. Uno dei due adolescenti è imparentato con un esponente di primo piano del gruppo Rullo, costola dei Contini con base nella zona delle Case Nuove e poi all’Arenaccia. Ma, oltre che dall’assenza di precenza, anche dal profilo Facebook non traspare una precoce affiliazione alla criminalità organizzata. L’altro invece appartiere a una famiglia in cui nessun componente risulta avere legami con la criminalità organizzata. Che ci facessero nella zona dei Vergini a quell’ora di ieri non è chiaro: loro hanno raccontato che giravano sul motociclo quando in quattro su due scooter li hanno bloccati minacciandoli con una pistola. Essendo cominciato il coprifuoco dalle 22 e non avendo un motivo valido per trovarsi in strada, le due giovanissime vittime sono state sanzionate dai carabinieri anche per aver violato la normativa anti-covid.
(Nella foto i controlli dei carabinieri in via Vergini, la strada in cui i due minorenni sarebbero stati feriti il 6 aprile scorso)
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